L’idea di questo lavoro è quella di migliorare la solubilità in solventi acquosi dei composti PTX, VS1, VS10, aggiungendo un agente surfattante (CTAB o Pluronic Acid F-127) per stabilizzare le molecole di farmaco attraverso la formazione di micelle di dimensioni nanometriche (<400nm), quindi di aumentarne la biodistribuzione e il drug delivery funzionalizzando questi nanocristalli di principio attivo con albumina (HSA), proteina che ne dovrebbe migliorare la selettività rispetto ai target tumorali in quanto riconosce e si lega al recettore gp60 (glicoproteina di membrana presente nel tessuto endoteliale), questo permette un processo di transcitosi veicolato da caveole che prima inglobano il complesso albumina-principio attivo, quindi lo rilasciano all’esterno dei vasi sanguigni e all’interno dell’interstizio tumorale in quanto è presente un’altra proteina chiamata osteonectina (S.P.A.R.C.), proteina acidica secreta dalle cellule e ricca di residui di cisteina che risulta essere sovraespressa nella matrice extracellulare di molte tipologie di carcinomi; questa proteina ha un’alta affinità con l’albumina e questo dovrebbe permettere a maggiori quantità di principio attivo di penetrare all’interno del tessuto tumorale. Per verificare ciò i farmaci funzionalizzati sono stati testati in vitro su alcune linee cellulari di carcinoma ovarico (SKOV3s, OVCAR3, A2780s, KURAMOCHI) e di tumore del colon (COLO201, COLO205, HCT-116).
Formazione, caratterizzazione fisica di nanocomposti antitumorali funzionalizzati con albumina, e saggi di tossicità in vitro su linee cellulari inerenti a carcinoma ovarico e tumore del colon.
Boccalon, Giacomo
2020/2021
Abstract
L’idea di questo lavoro è quella di migliorare la solubilità in solventi acquosi dei composti PTX, VS1, VS10, aggiungendo un agente surfattante (CTAB o Pluronic Acid F-127) per stabilizzare le molecole di farmaco attraverso la formazione di micelle di dimensioni nanometriche (<400nm), quindi di aumentarne la biodistribuzione e il drug delivery funzionalizzando questi nanocristalli di principio attivo con albumina (HSA), proteina che ne dovrebbe migliorare la selettività rispetto ai target tumorali in quanto riconosce e si lega al recettore gp60 (glicoproteina di membrana presente nel tessuto endoteliale), questo permette un processo di transcitosi veicolato da caveole che prima inglobano il complesso albumina-principio attivo, quindi lo rilasciano all’esterno dei vasi sanguigni e all’interno dell’interstizio tumorale in quanto è presente un’altra proteina chiamata osteonectina (S.P.A.R.C.), proteina acidica secreta dalle cellule e ricca di residui di cisteina che risulta essere sovraespressa nella matrice extracellulare di molte tipologie di carcinomi; questa proteina ha un’alta affinità con l’albumina e questo dovrebbe permettere a maggiori quantità di principio attivo di penetrare all’interno del tessuto tumorale. Per verificare ciò i farmaci funzionalizzati sono stati testati in vitro su alcune linee cellulari di carcinoma ovarico (SKOV3s, OVCAR3, A2780s, KURAMOCHI) e di tumore del colon (COLO201, COLO205, HCT-116).File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14247/8495