Questo lavoro analizza la mascolinità come costrutto culturale e storico, piuttosto che naturale, concentrandosi sulla Prima guerra mondiale come momento di crisi e trasformazione. La ricerca esplora come l’ideale virile prebellico sia stato rimodellato da dispositivi normativi, propaganda, addestramento militare e traumi bellici, producendo nuove configurazioni della soggettività maschile. Attraverso un approccio post-strutturalista, ispirato a Butler e all’analisi storiografica e socioculturale, si evidenziano i processi di esclusione, sorveglianza e regolazione del corpo, della sessualità e dell’identità e si mostra come la guerra abbia esposto la fragilità dell’ideale eroico. La tesi sottolinea come il patriarcato e il capitalismo si rafforzino reciprocamente, utilizzando le norme di genere per la propria riproduzione e profitto. Sebbene la fine delle disuguaglianze di genere non sia inevitabile, è fondamentale un impegno critico e una consapevolezza collettiva per superarle. Le teorie della performatività di Butler e gli studi queer aprono alla possibilità dell’espansione delle configurazioni di genere oltre il binarismo tradizionale. La crisi della mascolinità continua a essere rilevante nel XXI secolo, richiedendo un’indagine continua e il superamento delle resistenze culturali e dei paradigmi essenzialisti.
Il genere delle armi. Percorsi di costruzione, crisi e riconfigurazione della mascolinità nel contesto industriale e capitalistico della Grande Guerra
FURLAN, GIULIA
2024/2025
Abstract
Questo lavoro analizza la mascolinità come costrutto culturale e storico, piuttosto che naturale, concentrandosi sulla Prima guerra mondiale come momento di crisi e trasformazione. La ricerca esplora come l’ideale virile prebellico sia stato rimodellato da dispositivi normativi, propaganda, addestramento militare e traumi bellici, producendo nuove configurazioni della soggettività maschile. Attraverso un approccio post-strutturalista, ispirato a Butler e all’analisi storiografica e socioculturale, si evidenziano i processi di esclusione, sorveglianza e regolazione del corpo, della sessualità e dell’identità e si mostra come la guerra abbia esposto la fragilità dell’ideale eroico. La tesi sottolinea come il patriarcato e il capitalismo si rafforzino reciprocamente, utilizzando le norme di genere per la propria riproduzione e profitto. Sebbene la fine delle disuguaglianze di genere non sia inevitabile, è fondamentale un impegno critico e una consapevolezza collettiva per superarle. Le teorie della performatività di Butler e gli studi queer aprono alla possibilità dell’espansione delle configurazioni di genere oltre il binarismo tradizionale. La crisi della mascolinità continua a essere rilevante nel XXI secolo, richiedendo un’indagine continua e il superamento delle resistenze culturali e dei paradigmi essenzialisti.| File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14247/26171