La ricerca si concentra innanzitutto sul rapporto fra uomo e asino e, in particolare, mira a considerarne gli aspetti terapeutici e riabilitativi, andando ad esplorare il campo dell’onoterapia. Per lo studio sono state raccolte varie esperienze di attività assistite con gli asini, individuali e di gruppo, attraverso la frequentazione di tre diverse asinerie nei comuni di Torreglia (PD), Polverara (PD) e Marostica (VI). Il centro di Marostica, essendo anche una fattoria sociale, ha permesso anche di considerare il ruolo dell’ambiente naturale e del lavoro in agricoltura, come una parte importante all’interno dei percorsi riabilitativi dei diversi soggetti. La relazione che viene a instaurarsi fra utente e animale, e anche fra utente e operatore, viene esaminata soprattutto per quanto riguarda le pratiche del corpo e il continuo superamento dei confini fisici e psicologici fra i due soggetti dell’interazione. Lo studio si concentra anche sui concetti di lentezza, che presiede a questo tipo di pratiche relazionali, e di cura, considerandolo dal punto di vista antropologico. Le pratiche che vengono esaminate permettono all’utente di trarre dei benefici dalla relazione con l’asino e con l’ambiente naturale, portando il soggetto a migliorare soprattutto le proprie capacità relazionali, le proprie abilità pratiche e le proprie abitudini, l’autonomia, la consapevolezza di sé, ma anche le proprie capacità espressive

Corpi, sensi e relazioni nell’interazione con l’asino e con l’ambiente naturale. Esperienze di onoterapia e di agricoltura sociale

Ferraro, Ambra
2015/2016

Abstract

La ricerca si concentra innanzitutto sul rapporto fra uomo e asino e, in particolare, mira a considerarne gli aspetti terapeutici e riabilitativi, andando ad esplorare il campo dell’onoterapia. Per lo studio sono state raccolte varie esperienze di attività assistite con gli asini, individuali e di gruppo, attraverso la frequentazione di tre diverse asinerie nei comuni di Torreglia (PD), Polverara (PD) e Marostica (VI). Il centro di Marostica, essendo anche una fattoria sociale, ha permesso anche di considerare il ruolo dell’ambiente naturale e del lavoro in agricoltura, come una parte importante all’interno dei percorsi riabilitativi dei diversi soggetti. La relazione che viene a instaurarsi fra utente e animale, e anche fra utente e operatore, viene esaminata soprattutto per quanto riguarda le pratiche del corpo e il continuo superamento dei confini fisici e psicologici fra i due soggetti dell’interazione. Lo studio si concentra anche sui concetti di lentezza, che presiede a questo tipo di pratiche relazionali, e di cura, considerandolo dal punto di vista antropologico. Le pratiche che vengono esaminate permettono all’utente di trarre dei benefici dalla relazione con l’asino e con l’ambiente naturale, portando il soggetto a migliorare soprattutto le proprie capacità relazionali, le proprie abilità pratiche e le proprie abitudini, l’autonomia, la consapevolezza di sé, ma anche le proprie capacità espressive
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