La Tesi ha preso in considerazione questo caso di studio del Vecchio Portale d’Ingresso del Cimitero Monumentale di San Giuseppe di Conegliano (TV), per la messa a punto di metodologie non invasive per la diagnostica con lo scopo di presentare le principali forme di degrado cui sono soggette le superfici architettoniche, con particolare attenzione ai materiali costitutivi: pietra, intonaco, mattone. La scelta di questo bene culturale soggetto a tutela della Soprintendenza deriva dall’esperienza di tirocinio, in cui le mappature dei materiali e del degrado hanno permesso di raccogliere informazioni preliminari sullo stato attuale di conservazione. La ricerca proposta nell’elaborato si è strutturata in una fase di sopralluogo, in cui al metodo tradizionale (visivo, prospetti, mappe), si sono affiancate tecniche non invasive, in particolare l’utilizzo di una camera iper-spettrale e di spettroscopia Raman; la fase sperimentale ha lo scopo di caratterizzare i materiali, identificarne le forme di degrado (Osservazioni al microscopio, FTIR), provando a quantificarle ai fini di capire l’estensione di una futura fase di intervento di restauro.

Diagnostica non invasiva per lo studio delle superfici architettoniche: il Vecchio Portale d’Ingresso del Cimitero Monumentale di San Giuseppe di Conegliano (TV)

Panetto, Giulia
2020/2021

Abstract

La Tesi ha preso in considerazione questo caso di studio del Vecchio Portale d’Ingresso del Cimitero Monumentale di San Giuseppe di Conegliano (TV), per la messa a punto di metodologie non invasive per la diagnostica con lo scopo di presentare le principali forme di degrado cui sono soggette le superfici architettoniche, con particolare attenzione ai materiali costitutivi: pietra, intonaco, mattone. La scelta di questo bene culturale soggetto a tutela della Soprintendenza deriva dall’esperienza di tirocinio, in cui le mappature dei materiali e del degrado hanno permesso di raccogliere informazioni preliminari sullo stato attuale di conservazione. La ricerca proposta nell’elaborato si è strutturata in una fase di sopralluogo, in cui al metodo tradizionale (visivo, prospetti, mappe), si sono affiancate tecniche non invasive, in particolare l’utilizzo di una camera iper-spettrale e di spettroscopia Raman; la fase sperimentale ha lo scopo di caratterizzare i materiali, identificarne le forme di degrado (Osservazioni al microscopio, FTIR), provando a quantificarle ai fini di capire l’estensione di una futura fase di intervento di restauro.
File in questo prodotto:
File Dimensione Formato  
820846-1248845.pdf

non disponibili

Tipologia: Altro materiale allegato
Dimensione 8.35 MB
Formato Adobe PDF
8.35 MB Adobe PDF

I documenti in UNITESI sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14247/8887