Il composito Zirconia-toughened alumina (ZTA) è un materiale molto utilizzato nelle applicazioni biomediche grazie alla sua biocompatibilità, resistenza a frattura e alla sua resistenza alla degradazione. Queste proprietà vengono meno quando la componente della zirconia all’interno della matrice di allumina, spontaneamente si trasforma nella fase più stabile (trasformazione da tetragonale a monoclina). Per quantificare la velocità di degradazione del materiale, in precedenza si utilizzava il modello Mehl-Avrami-Johnson (MAJ) dove venivano considerate solo la quantità di nuclei di fase monoclina e la rispettiva crescita. Il fenomeno però è governato anche da altri parametri come la quantità di monoclina inizialmente presente e la presenza di differenti strisci metallici. In questo lavoro si è voluto calcolare l’energia di attivazione in funzione sia della quantità di nuclei di fase monoclina che della loro rispettiva crescita, ma anche in funzione della temperatura e del tempo. In più si è aggiunto l’effetto di strisci metallici sulla superfice del materiale per verificare se l’energia di attivazione varia in presenza di essi. Si è proceduto con degli esperimenti simulati in vitro per poi procedere con delle verifiche dello stesso materiale utilizzato in vivo.

Raman spectroscopic analysis of zirconia toughened alumina ceramic (ZTA) in presence of different metal stains and ZTA retrieval femoral heads.

Zanocco, Matteo
2016/2017

Abstract

Il composito Zirconia-toughened alumina (ZTA) è un materiale molto utilizzato nelle applicazioni biomediche grazie alla sua biocompatibilità, resistenza a frattura e alla sua resistenza alla degradazione. Queste proprietà vengono meno quando la componente della zirconia all’interno della matrice di allumina, spontaneamente si trasforma nella fase più stabile (trasformazione da tetragonale a monoclina). Per quantificare la velocità di degradazione del materiale, in precedenza si utilizzava il modello Mehl-Avrami-Johnson (MAJ) dove venivano considerate solo la quantità di nuclei di fase monoclina e la rispettiva crescita. Il fenomeno però è governato anche da altri parametri come la quantità di monoclina inizialmente presente e la presenza di differenti strisci metallici. In questo lavoro si è voluto calcolare l’energia di attivazione in funzione sia della quantità di nuclei di fase monoclina che della loro rispettiva crescita, ma anche in funzione della temperatura e del tempo. In più si è aggiunto l’effetto di strisci metallici sulla superfice del materiale per verificare se l’energia di attivazione varia in presenza di essi. Si è proceduto con degli esperimenti simulati in vitro per poi procedere con delle verifiche dello stesso materiale utilizzato in vivo.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14247/7598