Lo studio si propone di esaminare la rappresentazione mentale di frasi e, nello specifico, di testare se parlanti di madrelingua italiana presentano una rappresentazione della sintassi integrata tra la loro L2 (Inglese) e la loro L3 (Spagnolo) o se le informazioni sintattiche e semantiche delle due lingue sono mantenute separate. La presente ricerca vuole contribuire alla letteratura esistente sulla rappresentazione sintattica in parlanti trilingue. Usiamo un paradigma di priming cross-linguistico dall’Inglese allo Spagnolo e viceversa. I partecipanti leggono una frase prime in una lingua (e.g., L2) e descrivono un’immagine nell’altra lingua (L3). Il disegno sperimentale (within-subjects) prevede due variabili indipendenti: struttura del prime (attiva/passiva) e animatezza (Agente Inanimato-Paziente Inanimato/Agente Inanimato-Paziente Animato). Manipolare l’animatezza ci permette di testare se la produzione è condizionata da informazioni concettuali in lingue non native. Inoltre, vogliamo esaminare se la competenza linguistica nella L2 e nella L3 influenza il grado di priming. Ci aspettiamo un effetto positivo del priming tra L2 e L3, in linea con lo shared-syntax account (Hartsuiker et al., 2004). Ci aspettiamo che questo sistema condiviso sia più integrato in parlanti con livelli di lingua più alti (Bernolet et al., 2013). Infine, ipotizziamo che i partecipanti producano più frasi passive quando il paziente è animato rispetto a quando è inanimato (Prat-Sala & Branigan, 2000).
Shared syntactic representation in non-native languages: the case of Italian-English-Spanish late trilinguals
Facipieri, Chiara
2022/2023
Abstract
Lo studio si propone di esaminare la rappresentazione mentale di frasi e, nello specifico, di testare se parlanti di madrelingua italiana presentano una rappresentazione della sintassi integrata tra la loro L2 (Inglese) e la loro L3 (Spagnolo) o se le informazioni sintattiche e semantiche delle due lingue sono mantenute separate. La presente ricerca vuole contribuire alla letteratura esistente sulla rappresentazione sintattica in parlanti trilingue. Usiamo un paradigma di priming cross-linguistico dall’Inglese allo Spagnolo e viceversa. I partecipanti leggono una frase prime in una lingua (e.g., L2) e descrivono un’immagine nell’altra lingua (L3). Il disegno sperimentale (within-subjects) prevede due variabili indipendenti: struttura del prime (attiva/passiva) e animatezza (Agente Inanimato-Paziente Inanimato/Agente Inanimato-Paziente Animato). Manipolare l’animatezza ci permette di testare se la produzione è condizionata da informazioni concettuali in lingue non native. Inoltre, vogliamo esaminare se la competenza linguistica nella L2 e nella L3 influenza il grado di priming. Ci aspettiamo un effetto positivo del priming tra L2 e L3, in linea con lo shared-syntax account (Hartsuiker et al., 2004). Ci aspettiamo che questo sistema condiviso sia più integrato in parlanti con livelli di lingua più alti (Bernolet et al., 2013). Infine, ipotizziamo che i partecipanti producano più frasi passive quando il paziente è animato rispetto a quando è inanimato (Prat-Sala & Branigan, 2000).File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14247/6021