Il presente saggio è il risultato di un periodo di ricerca sul campo della durata di 9 mesi, condotto a Tbilisi, Georgia, da settembre 2021 a giugno 2022. Si propone di essere una testimonianza dell’esperienza da me vissuta, e dei luoghi e delle persone incontrando le quali è venuta a formarsi. É inoltre un esperimento che intende esplorare le qualità artistiche intrinseche della disciplina antropologica. Il risultato del processo è un prodotto di antropologia visuale, nella forma di un film basato su performance, che si pone come mediatore evocativo dei risultati di ricerca, accompagnato dal presente studio, che contiene un’analisi approfondita delle performance e le collega al contesto locale, ai risultati di ricerca nel loro complesso e al lavoro di studiosi che hanno condotto ricerche nella medesima area o su tematiche affini. Il focus della mia ricerca si concentra su diversi aspetti dell’esperienza post-Sovietica nel contesto di Tbilisi, e in particolare sulla memoria e sul lavoro di (ri)costruzione del rapporto delle persone con il proprio difficile passato e con il presente, per creare una prospettiva di futuro. Per fare ciò, mi sono servita della affect theory e del quadro teorico sviluppato da Madina Tlostanova, una studiosa e scrittrice femminista e transdiasporica (Circasso-Uzbeka), il cui lavoro si focalizza sull’esperienza post-Sovietica e sulle potenzialità dell’arte nella costruzione di una pratica decoloniale.

Deconstructing the Aquarium: Intersecting Performance, Place and Memory in Tbilisi

Bellenzier, Sabrina
2022/2023

Abstract

Il presente saggio è il risultato di un periodo di ricerca sul campo della durata di 9 mesi, condotto a Tbilisi, Georgia, da settembre 2021 a giugno 2022. Si propone di essere una testimonianza dell’esperienza da me vissuta, e dei luoghi e delle persone incontrando le quali è venuta a formarsi. É inoltre un esperimento che intende esplorare le qualità artistiche intrinseche della disciplina antropologica. Il risultato del processo è un prodotto di antropologia visuale, nella forma di un film basato su performance, che si pone come mediatore evocativo dei risultati di ricerca, accompagnato dal presente studio, che contiene un’analisi approfondita delle performance e le collega al contesto locale, ai risultati di ricerca nel loro complesso e al lavoro di studiosi che hanno condotto ricerche nella medesima area o su tematiche affini. Il focus della mia ricerca si concentra su diversi aspetti dell’esperienza post-Sovietica nel contesto di Tbilisi, e in particolare sulla memoria e sul lavoro di (ri)costruzione del rapporto delle persone con il proprio difficile passato e con il presente, per creare una prospettiva di futuro. Per fare ciò, mi sono servita della affect theory e del quadro teorico sviluppato da Madina Tlostanova, una studiosa e scrittrice femminista e transdiasporica (Circasso-Uzbeka), il cui lavoro si focalizza sull’esperienza post-Sovietica e sulle potenzialità dell’arte nella costruzione di una pratica decoloniale.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14247/5893