Questo lavoro nasce dal mio profondo interesse per i diritti umani e per la cultura musulmana. L’obbiettivo di questa tesi è investigare se vi siano o meno impedimenti giuridici/religiosi che scoraggiano l’implementazione dei diritti umani nei Paesi musulmani, cercando di identificarli e comprendere le loro origini. L’enfasi sui diritti umani è rivolta in particolare alla libertà d' espressione e ai diritti delle minoranze religiose facendo riferimento in particolare all’ Egitto, Siria e Bahrayn. La scelta di questi paesi è dipesa dall’ eterogeneità culturale, storica e giuridica che c’è tra Egitto, Siria e Bahrayn e dalla similitudine di questi paesi che si ritrova nel ruolo della Šarīʿa. Inoltre, tali paesi presentano componenti significative di minoranze religiose tra le quali: Cristiani Copti, Ebrei, Bahāʾī, Sciiti, Drusi. La tesi sarà suddivisa in 4 parti: il primo capitolo consiste in un’introduzione ai diritti umani in cui verranno analizzati e confrontati: i principali strumenti legali internazionali in materia di diritti umani: la Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo (1948) e il Patto internazionale sui Diritti Civili e Politici (1966) delle Nazioni Unite con la Dichiarazione dei diritti dell’uomo dell’ Oci (1990), le due Carte Arabe dei Diritti dell’uomo (1994-2004)che rappresentano i tentativi di regionalizzazione dei diritti umani da parte dei Paesi musulmani: Nella seconda parte verrà affrontato il tema dei diritti delle minoranze religiose attraverso l'analisi delle Costituzioni dell’Egitto, Siria e Bahrayn, di cui si analizzeranno i termini, il linguaggio e si rifletterà sul modo in cui principi come: l’uguaglianza tra i cittadini, la libertà di credo e la pratica di culto sono protetti in questi Paesi. Nel terzo capitolo si parlerà del diritto alla libertà d' opinione e d' espressione attraverso l’analisi anche qui delle Costituzioni dei paesi interessati e il confronto di queste con i codici internazionali, in questo modo verrà delineato il profilo internazionale di questi paesi per comprendere la portata del loro impegno a livello internazionale. Nel quarto capitolo, saranno ricapitolati gli ostacoli che minano la realizzazione dei diritti umani in Egitto, Siria e Bahrayn in modo da capire quali siano le aree in materia di diritti umani possibili di miglioramento.

I diritti umani in Egitto, Siria e Bahrayn

El Mountassir, Soukaina
2016/2017

Abstract

Questo lavoro nasce dal mio profondo interesse per i diritti umani e per la cultura musulmana. L’obbiettivo di questa tesi è investigare se vi siano o meno impedimenti giuridici/religiosi che scoraggiano l’implementazione dei diritti umani nei Paesi musulmani, cercando di identificarli e comprendere le loro origini. L’enfasi sui diritti umani è rivolta in particolare alla libertà d' espressione e ai diritti delle minoranze religiose facendo riferimento in particolare all’ Egitto, Siria e Bahrayn. La scelta di questi paesi è dipesa dall’ eterogeneità culturale, storica e giuridica che c’è tra Egitto, Siria e Bahrayn e dalla similitudine di questi paesi che si ritrova nel ruolo della Šarīʿa. Inoltre, tali paesi presentano componenti significative di minoranze religiose tra le quali: Cristiani Copti, Ebrei, Bahāʾī, Sciiti, Drusi. La tesi sarà suddivisa in 4 parti: il primo capitolo consiste in un’introduzione ai diritti umani in cui verranno analizzati e confrontati: i principali strumenti legali internazionali in materia di diritti umani: la Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo (1948) e il Patto internazionale sui Diritti Civili e Politici (1966) delle Nazioni Unite con la Dichiarazione dei diritti dell’uomo dell’ Oci (1990), le due Carte Arabe dei Diritti dell’uomo (1994-2004)che rappresentano i tentativi di regionalizzazione dei diritti umani da parte dei Paesi musulmani: Nella seconda parte verrà affrontato il tema dei diritti delle minoranze religiose attraverso l'analisi delle Costituzioni dell’Egitto, Siria e Bahrayn, di cui si analizzeranno i termini, il linguaggio e si rifletterà sul modo in cui principi come: l’uguaglianza tra i cittadini, la libertà di credo e la pratica di culto sono protetti in questi Paesi. Nel terzo capitolo si parlerà del diritto alla libertà d' opinione e d' espressione attraverso l’analisi anche qui delle Costituzioni dei paesi interessati e il confronto di queste con i codici internazionali, in questo modo verrà delineato il profilo internazionale di questi paesi per comprendere la portata del loro impegno a livello internazionale. Nel quarto capitolo, saranno ricapitolati gli ostacoli che minano la realizzazione dei diritti umani in Egitto, Siria e Bahrayn in modo da capire quali siano le aree in materia di diritti umani possibili di miglioramento.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14247/5624