L'elaborato si basa su una ricerca di campo svolta da Luglio a Settembre 2019, nel piccolo borgo calabrese di Riace, conosciuto in tutto il mondo per il suo rinomato ‘modello di accoglienza’ dei rifugiati. L’intento della ricerca è stato quello di indagare la fisicità di un luogo che ha rappresentato un’alternativa per la gestione del fenomeno migratorio (in entrata e in uscita) in Italia, analizzando quelle 'forme di resistenza' incontrate nel borgo, che spingono verso il mantenimento del 'Paese dell'Accoglienza' e in cui ho incluso la scelta del 'restare' dei pochi migranti rimasti.
Riace, un'esperienza di resistenza.
Zotti, Adele
2020/2021
Abstract
L'elaborato si basa su una ricerca di campo svolta da Luglio a Settembre 2019, nel piccolo borgo calabrese di Riace, conosciuto in tutto il mondo per il suo rinomato ‘modello di accoglienza’ dei rifugiati. L’intento della ricerca è stato quello di indagare la fisicità di un luogo che ha rappresentato un’alternativa per la gestione del fenomeno migratorio (in entrata e in uscita) in Italia, analizzando quelle 'forme di resistenza' incontrate nel borgo, che spingono verso il mantenimento del 'Paese dell'Accoglienza' e in cui ho incluso la scelta del 'restare' dei pochi migranti rimasti.File in questo prodotto:
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https://hdl.handle.net/20.500.14247/5454