La tesi prende il via dal progetto di ricerca, coordinato dal Professor Claudio Giachetti del Dipartimento di Management "L’ingresso delle imprese italiane nel mercato cinese", mirante a cogliere le dinamiche con cui le imprese italiane si muovono verso il mercato cinese e come percepiscono questo in termini di opportunità e minacce. Nell'ambito di questa ricerca, è stato sottoposto, con interviste personali e approfondite, un questionario ad una serie di aziende italiane attive in Cina. La Cina è definita un mercato emergente: si intende “emergente” non solo il potenziale economico ma anche tutte quelle infrastrutture che servono da base e supporto per l’efficace funzionamento della nascente economia di mercato e delle transazioni economiche. Un'impresa che voglia operare in Cina ed ottenere delle buone performance, non può prescindere dalla conoscenza del mercato cinese, delle sue modalità di funzionamento e degli eventuali “vuoti istituzionali”. Solo così sarà in grado di ricorrere a strategie efficaci, tutelarsi dalle violazioni dei suoi diritti, aggirare e superare gli ostacoli, adattare il proprio modello di business o creare un proprio vantaggio competitivo riempiendo uno o più vuoti istituzionali che incontra. Il capitolo primo si propone quindi come introduzione, tentando di ripercorrere le trasformazioni economiche, politiche e giuridiche avvenute in Cina dal 1978 ai giorni nostri e di tracciare un quadro del loro dispiegarsi nel contesto attuale, un contesto che rimane a partito unico, dove non esiste una separazione dei poteri e dove l’interesse dello Stato è prioritario rispetto a qualsiasi diritto o libertà legalmente riconosciuti. Il capitolo secondo indaga i vuoti istituzionali che in base alle interviste fatte, ostacolano maggiormente le imprese e aumentano i transaction cost: scarso coordinamento degli enti legislatori centrali e locali, linguaggio delle legge spesso poco chiaro e soggetto a diverse interpretazioni, difficoltà nell’enforcement delle leggi dovuta alla mancanza di indipendenza della magistratura cinese, a diffusi localismi e alla persistenza di forti legami sociali – le guanxi- che spesso tendono ad avallare meccanismi decisionali corruttivi. Il terzo capitolo è infine l’esito della ricerca sopramenzionata: contiene i casi aziendali e le interviste più interessanti.

IMPRESE ITALIANE IN CINA TRA VUOTI ISTITUZIONALI E GUANXI. ALCUNI CASI AZIENDALI

Reali, Bianca Maria
2013/2014

Abstract

La tesi prende il via dal progetto di ricerca, coordinato dal Professor Claudio Giachetti del Dipartimento di Management "L’ingresso delle imprese italiane nel mercato cinese", mirante a cogliere le dinamiche con cui le imprese italiane si muovono verso il mercato cinese e come percepiscono questo in termini di opportunità e minacce. Nell'ambito di questa ricerca, è stato sottoposto, con interviste personali e approfondite, un questionario ad una serie di aziende italiane attive in Cina. La Cina è definita un mercato emergente: si intende “emergente” non solo il potenziale economico ma anche tutte quelle infrastrutture che servono da base e supporto per l’efficace funzionamento della nascente economia di mercato e delle transazioni economiche. Un'impresa che voglia operare in Cina ed ottenere delle buone performance, non può prescindere dalla conoscenza del mercato cinese, delle sue modalità di funzionamento e degli eventuali “vuoti istituzionali”. Solo così sarà in grado di ricorrere a strategie efficaci, tutelarsi dalle violazioni dei suoi diritti, aggirare e superare gli ostacoli, adattare il proprio modello di business o creare un proprio vantaggio competitivo riempiendo uno o più vuoti istituzionali che incontra. Il capitolo primo si propone quindi come introduzione, tentando di ripercorrere le trasformazioni economiche, politiche e giuridiche avvenute in Cina dal 1978 ai giorni nostri e di tracciare un quadro del loro dispiegarsi nel contesto attuale, un contesto che rimane a partito unico, dove non esiste una separazione dei poteri e dove l’interesse dello Stato è prioritario rispetto a qualsiasi diritto o libertà legalmente riconosciuti. Il capitolo secondo indaga i vuoti istituzionali che in base alle interviste fatte, ostacolano maggiormente le imprese e aumentano i transaction cost: scarso coordinamento degli enti legislatori centrali e locali, linguaggio delle legge spesso poco chiaro e soggetto a diverse interpretazioni, difficoltà nell’enforcement delle leggi dovuta alla mancanza di indipendenza della magistratura cinese, a diffusi localismi e alla persistenza di forti legami sociali – le guanxi- che spesso tendono ad avallare meccanismi decisionali corruttivi. Il terzo capitolo è infine l’esito della ricerca sopramenzionata: contiene i casi aziendali e le interviste più interessanti.
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