La fiaba è una forma narrativa orale appartenente alla tradizione folclorica popolare che solo nel Cinquecento, con "Le piacevoli notti" di Straparola, fa la sua prima comparsa nella letteratura ufficiale, pur mantenendo un ruolo marginale come letteratura di consumo. Nei secoli successivi la fiaba ha fatto il suo ingresso in letteratura, prima con "Lo cunto de li cunti" di Basile e poi con le "Fiabe teatrali" di Carlo Gozzi. L'Ottocento è un secolo dove le idee sono in fermento e in particolar modo è il concetto di nazione a plasmare le menti e le azioni dei patrioti e soprattutto degli intellettuali che cominciano a guardare proprio alle tradizioni folcloriche del popolo italiano per trovare elementi unificatori: la fiaba allora riemerge, stavolta dalla viva voce degli italiani, per essere trascritta in numerose raccolte regionali tra cui spiccano quelle di Pitrè ed Imbriani. Inoltre, all'indomani dell'unificazione nazionale e in un panorama di cambiamento del ruolo sociale dell'intellettuale, che si fa educatore, la fiaba diventa lo strumento più adatto per istruire il neonato popolo italiano ai valori civili e morali, grazie soprattutto ai lavori di Collodi e Capuana, per proseguire fino al Novecento con le fiabe di Guido Gozzano. Questo itinerario della fiaba in letteratura si conclude con il lavoro di Italo Calvino che con le sue "Fiabe italiane" regala finalmente al proprio paese la prima raccolta nazionale di fiabe
Magie d'autore. La riscoperta della fiaba nella letteratura italiana dell'Ottocento
Baseotto, Elisa
2018/2019
Abstract
La fiaba è una forma narrativa orale appartenente alla tradizione folclorica popolare che solo nel Cinquecento, con "Le piacevoli notti" di Straparola, fa la sua prima comparsa nella letteratura ufficiale, pur mantenendo un ruolo marginale come letteratura di consumo. Nei secoli successivi la fiaba ha fatto il suo ingresso in letteratura, prima con "Lo cunto de li cunti" di Basile e poi con le "Fiabe teatrali" di Carlo Gozzi. L'Ottocento è un secolo dove le idee sono in fermento e in particolar modo è il concetto di nazione a plasmare le menti e le azioni dei patrioti e soprattutto degli intellettuali che cominciano a guardare proprio alle tradizioni folcloriche del popolo italiano per trovare elementi unificatori: la fiaba allora riemerge, stavolta dalla viva voce degli italiani, per essere trascritta in numerose raccolte regionali tra cui spiccano quelle di Pitrè ed Imbriani. Inoltre, all'indomani dell'unificazione nazionale e in un panorama di cambiamento del ruolo sociale dell'intellettuale, che si fa educatore, la fiaba diventa lo strumento più adatto per istruire il neonato popolo italiano ai valori civili e morali, grazie soprattutto ai lavori di Collodi e Capuana, per proseguire fino al Novecento con le fiabe di Guido Gozzano. Questo itinerario della fiaba in letteratura si conclude con il lavoro di Italo Calvino che con le sue "Fiabe italiane" regala finalmente al proprio paese la prima raccolta nazionale di fiabeFile | Dimensione | Formato | |
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