Il boom edilizio che ha interessato l’Italia negli anni Sessanta, a seguito del processo di sviluppo economico avviato nel decennio precedente, ha determinato anche nel Bassanese un altrettanto eccezionale sviluppo ed incremento della produzione edilizia. In particolare la città di Bassano del Grappa, il cui ruolo risulta trainante quale polo di centralità nei confronti dei comuni limitrofi, ha registrato in quegli anni, in assenza di un’efficace pianificazione urbanistica, una forte ed incontrollata espansione urbana che ha investito soprattutto le aree ai lati delle principali arterie di traffico. Si può quindi parlare di conurbazione bassanese e di città diffusa. Alla Regione Veneto spetta il triste primato del secondo posto, dopo la Lombardia, nella classifica delle regioni più fameliche di suolo. I problemi del consumo di suolo, del degrado dell’ambiente e del paesaggio veneto e, nello specifico, del Bassanese non sono più rinviabili soprattutto in un Paese che all’art. 9 della propria Costituzione pone, tra i principi fondamentali dello Stato, la tutela del paesaggio.
Geografia, territorio e paesaggio. Il caso della pedemontana bassanese
Patuzzi, Francesca
2014/2015
Abstract
Il boom edilizio che ha interessato l’Italia negli anni Sessanta, a seguito del processo di sviluppo economico avviato nel decennio precedente, ha determinato anche nel Bassanese un altrettanto eccezionale sviluppo ed incremento della produzione edilizia. In particolare la città di Bassano del Grappa, il cui ruolo risulta trainante quale polo di centralità nei confronti dei comuni limitrofi, ha registrato in quegli anni, in assenza di un’efficace pianificazione urbanistica, una forte ed incontrollata espansione urbana che ha investito soprattutto le aree ai lati delle principali arterie di traffico. Si può quindi parlare di conurbazione bassanese e di città diffusa. Alla Regione Veneto spetta il triste primato del secondo posto, dopo la Lombardia, nella classifica delle regioni più fameliche di suolo. I problemi del consumo di suolo, del degrado dell’ambiente e del paesaggio veneto e, nello specifico, del Bassanese non sono più rinviabili soprattutto in un Paese che all’art. 9 della propria Costituzione pone, tra i principi fondamentali dello Stato, la tutela del paesaggio.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14247/4531