Questa tesi si propone di trattare in modo approfondito i sensō sakusen kirokuga (lett. “dipinti documentari sulle campagne di guerra”), un genere pittorico che si sviluppò in Giappone durante gli anni della guerra in Asia Orientale e nel Pacifico (1937-1945), quando i vertici militari di esercito, marina e, in piccola parte, aviazione commissionarono a pittori di rinomata fama, i cosiddetti jūgungaka (lett. pittori “arruolati” nelle forze armate), la creazione di opere monumentali che testimoniassero nel tempo le eroiche imprese belliche delle truppe imperiali. I dipinti, inoltre, si rivelarono un efficace strumento di propaganda, che le autorità di governo sfruttarono al meglio per indurre un’intera nazione a sostenere un conflitto di lunga durata e a superare le innumerevoli difficoltà quotidiane che ne sarebbero derivate. Lo stile realistico e dettagliato (yōga, lett. “pittura occidentale”), i soggetti e i messaggi ideologici comunicati dai sensō sakusen kirokuga, in particolare il concetto di kokutai (lett. “il corpo nazionale”), costituiscono la parte centrale dell’elaborato che, in secondo luogo, si pone anche l’obbiettivo di analizzare il contesto storico-culturale in cui si creò lo stretto rapporto tra il mondo dell’arte e lo Stato, presupposto fondamentale per la nascita del genere pittorico, il cui potenziale propagandistico non passò inosservato alle forze d’occupazione alleate che, nel dopoguerra, mediante la confisca di una parte rilevante delle opere, privarono il popolo nipponico di un patrimonio artistico intriso di quel nazionalismo esasperato che portò inesorabilmente il Giappone verso la disfatta totale.

Sensō sakusen kirokuga: l'arte a servizio della propaganda negli anni 1937-1945

Pasquin, Agnese
2013/2014

Abstract

Questa tesi si propone di trattare in modo approfondito i sensō sakusen kirokuga (lett. “dipinti documentari sulle campagne di guerra”), un genere pittorico che si sviluppò in Giappone durante gli anni della guerra in Asia Orientale e nel Pacifico (1937-1945), quando i vertici militari di esercito, marina e, in piccola parte, aviazione commissionarono a pittori di rinomata fama, i cosiddetti jūgungaka (lett. pittori “arruolati” nelle forze armate), la creazione di opere monumentali che testimoniassero nel tempo le eroiche imprese belliche delle truppe imperiali. I dipinti, inoltre, si rivelarono un efficace strumento di propaganda, che le autorità di governo sfruttarono al meglio per indurre un’intera nazione a sostenere un conflitto di lunga durata e a superare le innumerevoli difficoltà quotidiane che ne sarebbero derivate. Lo stile realistico e dettagliato (yōga, lett. “pittura occidentale”), i soggetti e i messaggi ideologici comunicati dai sensō sakusen kirokuga, in particolare il concetto di kokutai (lett. “il corpo nazionale”), costituiscono la parte centrale dell’elaborato che, in secondo luogo, si pone anche l’obbiettivo di analizzare il contesto storico-culturale in cui si creò lo stretto rapporto tra il mondo dell’arte e lo Stato, presupposto fondamentale per la nascita del genere pittorico, il cui potenziale propagandistico non passò inosservato alle forze d’occupazione alleate che, nel dopoguerra, mediante la confisca di una parte rilevante delle opere, privarono il popolo nipponico di un patrimonio artistico intriso di quel nazionalismo esasperato che portò inesorabilmente il Giappone verso la disfatta totale.
2013-10-30
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14247/3342