La tesi esplora come le persone non vedenti costruiscono l’immagine di una destinazione turistica e vivono le esperienze che la definiscono, analizzando le tre fasi del viaggio: pre-partenza, fruizione in loco e rielaborazione post-viaggio. In assenza della vista, la percezione si basa su stimoli tattili, uditivi, olfattivi e propriocettivi, generando un’interazione più lenta ma intensa con l’ambiente. La ricerca adotta un approccio qualitativo bottom-up, basato su interviste in profondità a viaggiatori non vedenti, accompagnatori, guide e organizzatori di esperienze inclusive, integrate dall’analisi dei commenti di partecipanti. I risultati mostrano come l’immagine della destinazione emerga da un mosaico di stimoli multisensoriali, costruito nel tempo e mediato da figure formate e da tecnologie assistive. Il lavoro si articola in quattro capitoli: il primo inquadra il turismo sostenibile nella sua dimensione sociale, con focus su accessibilità, inclusione e cecità; il secondo analizza la normativa europea e italiana; il terzo presenta casi studio e modelli teorici; il quarto espone i risultati dell’indagine. Le considerazioni finali evidenziano la carenza di studi, dati e canali comunicativi efficaci nel dialogo con l’utenza non vedente, sottolineando l’opportunità di rafforzare progettazione e formazione in chiave inclusiva e multisensoriale, per promuovere esperienze realmente accessibili e significative.
Oltre la vista. Percezione e costruzione dell’immagine turistica nelle esperienze di viaggio per persone non vedenti. Uno studio qualitativo tra interviste, recensioni e casi di turismo multisensoriale
DONAI, FEDERICA
2024/2025
Abstract
La tesi esplora come le persone non vedenti costruiscono l’immagine di una destinazione turistica e vivono le esperienze che la definiscono, analizzando le tre fasi del viaggio: pre-partenza, fruizione in loco e rielaborazione post-viaggio. In assenza della vista, la percezione si basa su stimoli tattili, uditivi, olfattivi e propriocettivi, generando un’interazione più lenta ma intensa con l’ambiente. La ricerca adotta un approccio qualitativo bottom-up, basato su interviste in profondità a viaggiatori non vedenti, accompagnatori, guide e organizzatori di esperienze inclusive, integrate dall’analisi dei commenti di partecipanti. I risultati mostrano come l’immagine della destinazione emerga da un mosaico di stimoli multisensoriali, costruito nel tempo e mediato da figure formate e da tecnologie assistive. Il lavoro si articola in quattro capitoli: il primo inquadra il turismo sostenibile nella sua dimensione sociale, con focus su accessibilità, inclusione e cecità; il secondo analizza la normativa europea e italiana; il terzo presenta casi studio e modelli teorici; il quarto espone i risultati dell’indagine. Le considerazioni finali evidenziano la carenza di studi, dati e canali comunicativi efficaci nel dialogo con l’utenza non vedente, sottolineando l’opportunità di rafforzare progettazione e formazione in chiave inclusiva e multisensoriale, per promuovere esperienze realmente accessibili e significative.| File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14247/26850