La tesi analizza il contratto di pacchetto turistico, istituto complesso per le evoluzioni normative, economiche e sociali che ne hanno caratterizzato lo sviluppo. Il turismo rappresenta uno dei settori cardine dell'economia europea, con un ruolo strategico per la crescita, l'occupazione e l'integrazione culturale. Dopo aver ricostruito il quadro normativo, dal recepimento della direttiva 90/314/CEE fino alla direttiva (UE) 2015/2302 confluita nel codice del Turismo, lo studio si concentra sulle responsabilità delle parti e sugli strumenti contrattuali che consentono modifiche in corso di esecuzione. In particolare, viene approfondito lo ius variandi, ossia la facoltà dell'organizzatore di apportare variazioni unilaterali al contratto, istituto centrale, ma al tempo stesso delicato per il bilanciamento tra libertà d'impresa e diritti dei viaggiatori. Un'attenzione specifica è dedicata all'impatto della pandemia da Covid-19, che ha messo alla prova la tenuta della disciplina ordinaria e introdotto misure eccezionali, come la regolamentazione dei voucher in sostituzione dei rimborsi. L'analisi delle fonti normative, del dibattito dottrinale della giurisprudenza più recente evidenzia come l'emergenza abbia inciso sul rapporto contrattuale e posto interrogativi sulla legittimità e sull'equità delle soluzioni adottate. Le riflessioni conclusive prospettano la necessità di una riforma dello ius variandi che, alla luce delle esperienze maturate durante la crisi sanitaria e altri contesti di instabilità internazionale, assicuri maggiori chiarezza, proporzionalità e giustizia nella gestione delle crisi future.
Il contratto di pacchetto turistico e lo ius variandi
NATALE, ADELE
2024/2025
Abstract
La tesi analizza il contratto di pacchetto turistico, istituto complesso per le evoluzioni normative, economiche e sociali che ne hanno caratterizzato lo sviluppo. Il turismo rappresenta uno dei settori cardine dell'economia europea, con un ruolo strategico per la crescita, l'occupazione e l'integrazione culturale. Dopo aver ricostruito il quadro normativo, dal recepimento della direttiva 90/314/CEE fino alla direttiva (UE) 2015/2302 confluita nel codice del Turismo, lo studio si concentra sulle responsabilità delle parti e sugli strumenti contrattuali che consentono modifiche in corso di esecuzione. In particolare, viene approfondito lo ius variandi, ossia la facoltà dell'organizzatore di apportare variazioni unilaterali al contratto, istituto centrale, ma al tempo stesso delicato per il bilanciamento tra libertà d'impresa e diritti dei viaggiatori. Un'attenzione specifica è dedicata all'impatto della pandemia da Covid-19, che ha messo alla prova la tenuta della disciplina ordinaria e introdotto misure eccezionali, come la regolamentazione dei voucher in sostituzione dei rimborsi. L'analisi delle fonti normative, del dibattito dottrinale della giurisprudenza più recente evidenzia come l'emergenza abbia inciso sul rapporto contrattuale e posto interrogativi sulla legittimità e sull'equità delle soluzioni adottate. Le riflessioni conclusive prospettano la necessità di una riforma dello ius variandi che, alla luce delle esperienze maturate durante la crisi sanitaria e altri contesti di instabilità internazionale, assicuri maggiori chiarezza, proporzionalità e giustizia nella gestione delle crisi future.| File | Dimensione | Formato | |
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Tesi Adele Natale matr. 904179.pdf
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https://hdl.handle.net/20.500.14247/26622