La presente ricerca esamina l’evoluzione della rendicontazione non finanziaria in Europa, con particolare riferimento al percorso che conduce dalla Non-Financial Reporting Directive (NFRD) del 2014 alla Corporate Sustainability Reporting Directive (CSRD) approvata nel 2022 e recepita in Italia con il D.Lgs. 125/2024. L’indagine si articola in due parti: una prima sezione di carattere teorico-ricostruttivo analizza le criticità della NFRD, le innovazioni introdotte dalla CSRD e il principio cardine della doppia materialità. La seconda sezione adotta un approccio empirico finalizzato a cogliere le prime evidenze sull’implementazione della direttiva in Italia. A tal fine è stato costruito un campione di 45 società quotate suddivise nei settori Energy & Utilities, Financials e Industrials, sottoposte a un’analisi di contenuto delle dichiarazioni di sostenibilità 2024 redatte secondo gli European Sustainability Reporting Standards (ESRS). L’indagine ha considerato variabili redazionali, processuali (materialità, assurance, incorporazione mediante riferimento, utilizzo di phase-in) e sostanziali (impatti, rischi e opportunità climatici, applicazione TCFD, compliance alla Tassonomia europea). Parallelamente, un sotto-campione di 25 imprese è stato oggetto di un’analisi diacronica dei KPI climatici (2021-2024), estratti dal database Refinitiv Eikon, con particolare attenzione agli standard ESRS E1 relativi a emissioni ed uso delle risorse. Questo studio contribuisce a delineare i primi effetti della CSRD nel contesto italiano offrendo spunti utili per imprese, regolatori e studiosi circa le sfide attuative e le potenzialità degli ESRS come strumento di armonizzazione e trasparenza della rendicontazione di sostenibilità.

L’evoluzione della rendicontazione non finanziaria in Unione Europea e l’implementazione della CSRD in Italia

BOTTAZZO, GABRIELE
2024/2025

Abstract

La presente ricerca esamina l’evoluzione della rendicontazione non finanziaria in Europa, con particolare riferimento al percorso che conduce dalla Non-Financial Reporting Directive (NFRD) del 2014 alla Corporate Sustainability Reporting Directive (CSRD) approvata nel 2022 e recepita in Italia con il D.Lgs. 125/2024. L’indagine si articola in due parti: una prima sezione di carattere teorico-ricostruttivo analizza le criticità della NFRD, le innovazioni introdotte dalla CSRD e il principio cardine della doppia materialità. La seconda sezione adotta un approccio empirico finalizzato a cogliere le prime evidenze sull’implementazione della direttiva in Italia. A tal fine è stato costruito un campione di 45 società quotate suddivise nei settori Energy & Utilities, Financials e Industrials, sottoposte a un’analisi di contenuto delle dichiarazioni di sostenibilità 2024 redatte secondo gli European Sustainability Reporting Standards (ESRS). L’indagine ha considerato variabili redazionali, processuali (materialità, assurance, incorporazione mediante riferimento, utilizzo di phase-in) e sostanziali (impatti, rischi e opportunità climatici, applicazione TCFD, compliance alla Tassonomia europea). Parallelamente, un sotto-campione di 25 imprese è stato oggetto di un’analisi diacronica dei KPI climatici (2021-2024), estratti dal database Refinitiv Eikon, con particolare attenzione agli standard ESRS E1 relativi a emissioni ed uso delle risorse. Questo studio contribuisce a delineare i primi effetti della CSRD nel contesto italiano offrendo spunti utili per imprese, regolatori e studiosi circa le sfide attuative e le potenzialità degli ESRS come strumento di armonizzazione e trasparenza della rendicontazione di sostenibilità.
2024
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14247/26608