Globalization is a complex and constantly evolving phenomenon that goes beyond the traditional domain of economics and touches political, social and cultural dimensions at the same time. Its measurement has become a central challenge in international research, leading to the development of several indices that attempt to capture different aspects of global integration. Among the most widely used are the KOF Globalization Index, the World Openness Index, and the DHL Global Connectedness Index. Each of these measures approaches the subject from a specific angle: the KOF combines economic, social and political dimensions with a distinction between de facto and de jure integration; the World Openness Index privileges economic flows and policy orientation while the DHL index takes a more practical approach by focusing on actual flows of trade, capital, people and information, with an innovative distinction between depth and breadth of international connections. Even though they all capture important aspects, these indices highlight different sides of globalization and thus present limitations then considered in isolation. The main purpose of this thesis is to overcome such fragmentation by building a new integrative socio-economic index that combines the strengths of the existing measures while addressing their blind spots: to this end, twelve variables were selected with data covering flows of trade, migration, investment, tourism, diplomatic presence, and student exchanges. After testing different methodological approaches, the regression-based framework emerged as the most effective for constructing a synthetic and balanced indicator with the resulting index showing strong correlations with existing benchmarks and confirming both its reliability and interpretative consistency. The analysis then introduces a further distinction between inbound and outbound dimensions of globalization in order to capture asymmetries in how countries receive and project flows. This separation not only reveals systematic differences in country profiles but also provides a complementary tool to assess how integration patterns vary across contexts. Furthermore, the analysis includes a reflection on how external shocks and political choices - such as the trade policies of the Trump administration - may be more visible in some indices than in others, depending on what they emphasize.

La globalizzazione è un fenomeno complesso e in continua evoluzione che va oltre il tradizionale ambito economico e investe al tempo stesso dimensioni politiche, sociali e culturali. La sua misurazione è diventata una sfida centrale nella ricerca internazionale, portando allo sviluppo di diversi indici che cercano di cogliere differenti aspetti dell’integrazione globale. Tra i più utilizzati vi sono il KOF Globalization Index, il World Openness Index e il DHL Global Connectedness Index. Ognuno di questi strumenti affronta l’argomento da una prospettiva specifica: il KOF combina dimensioni economiche, sociali e politiche distinguendo tra integrazione de facto e de jure; il World Openness Index privilegia i flussi economici e l’orientamento delle politiche; mentre l’indice DHL adotta un approccio più pratico concentrandosi sui flussi effettivi di commercio, capitali, persone e informazioni, introducendo inoltre una distinzione innovativa tra profondità e ampiezza delle connessioni internazionali. Pur cogliendo tutti aspetti rilevanti, questi indici mettono in luce dimensioni diverse della globalizzazione e presentano quindi dei limiti se considerati isolatamente. L’obiettivo principale di questa tesi è superare tale frammentazione attraverso la costruzione di un nuovo indice socio-economico integrato che unisca i punti di forza delle misure esistenti affrontandone al contempo le lacune. A questo scopo sono state selezionate dodici variabili con dati relativi a flussi commerciali, migrazioni, investimenti, turismo, presenza diplomatica e scambi studenteschi. Dopo aver testato diversi approcci metodologici, il modello basato sulla regressione è risultato il più efficace per costruire un indicatore sintetico ed equilibrato, con un indice finale che mostra forti correlazioni con i benchmark esistenti, onfermandone sia l’affidabilità sia la coerenza interpretativa. L’analisi introduce inoltre un’ulteriore distinzione tra dimensioni inbound e outbound della globalizzazione, con l’obiettivo di cogliere le asimmetrie nel modo in cui i paesi ricevono e proiettano i flussi. Questa separazione non solo rivela differenze sistematiche nei profili nazionali, ma fornisce anche uno strumento complementare per valutare come i modelli di integrazione varino nei diversi contesti. Inoltre, viene proposta una riflessione su come shock esterni e scelte politiche – come le politiche commerciali dell’amministrazione Trump – possano risultare più evidenti in alcuni indici rispetto ad altri, a seconda degli aspetti su cui essi pongono l’accento.

Misurare la globalizzazione oltre gli indici esistenti: una proposta per un nuovo indice composito di globalizzazione

GATTO, MARTINA
2024/2025

Abstract

Globalization is a complex and constantly evolving phenomenon that goes beyond the traditional domain of economics and touches political, social and cultural dimensions at the same time. Its measurement has become a central challenge in international research, leading to the development of several indices that attempt to capture different aspects of global integration. Among the most widely used are the KOF Globalization Index, the World Openness Index, and the DHL Global Connectedness Index. Each of these measures approaches the subject from a specific angle: the KOF combines economic, social and political dimensions with a distinction between de facto and de jure integration; the World Openness Index privileges economic flows and policy orientation while the DHL index takes a more practical approach by focusing on actual flows of trade, capital, people and information, with an innovative distinction between depth and breadth of international connections. Even though they all capture important aspects, these indices highlight different sides of globalization and thus present limitations then considered in isolation. The main purpose of this thesis is to overcome such fragmentation by building a new integrative socio-economic index that combines the strengths of the existing measures while addressing their blind spots: to this end, twelve variables were selected with data covering flows of trade, migration, investment, tourism, diplomatic presence, and student exchanges. After testing different methodological approaches, the regression-based framework emerged as the most effective for constructing a synthetic and balanced indicator with the resulting index showing strong correlations with existing benchmarks and confirming both its reliability and interpretative consistency. The analysis then introduces a further distinction between inbound and outbound dimensions of globalization in order to capture asymmetries in how countries receive and project flows. This separation not only reveals systematic differences in country profiles but also provides a complementary tool to assess how integration patterns vary across contexts. Furthermore, the analysis includes a reflection on how external shocks and political choices - such as the trade policies of the Trump administration - may be more visible in some indices than in others, depending on what they emphasize.
2024
La globalizzazione è un fenomeno complesso e in continua evoluzione che va oltre il tradizionale ambito economico e investe al tempo stesso dimensioni politiche, sociali e culturali. La sua misurazione è diventata una sfida centrale nella ricerca internazionale, portando allo sviluppo di diversi indici che cercano di cogliere differenti aspetti dell’integrazione globale. Tra i più utilizzati vi sono il KOF Globalization Index, il World Openness Index e il DHL Global Connectedness Index. Ognuno di questi strumenti affronta l’argomento da una prospettiva specifica: il KOF combina dimensioni economiche, sociali e politiche distinguendo tra integrazione de facto e de jure; il World Openness Index privilegia i flussi economici e l’orientamento delle politiche; mentre l’indice DHL adotta un approccio più pratico concentrandosi sui flussi effettivi di commercio, capitali, persone e informazioni, introducendo inoltre una distinzione innovativa tra profondità e ampiezza delle connessioni internazionali. Pur cogliendo tutti aspetti rilevanti, questi indici mettono in luce dimensioni diverse della globalizzazione e presentano quindi dei limiti se considerati isolatamente. L’obiettivo principale di questa tesi è superare tale frammentazione attraverso la costruzione di un nuovo indice socio-economico integrato che unisca i punti di forza delle misure esistenti affrontandone al contempo le lacune. A questo scopo sono state selezionate dodici variabili con dati relativi a flussi commerciali, migrazioni, investimenti, turismo, presenza diplomatica e scambi studenteschi. Dopo aver testato diversi approcci metodologici, il modello basato sulla regressione è risultato il più efficace per costruire un indicatore sintetico ed equilibrato, con un indice finale che mostra forti correlazioni con i benchmark esistenti, onfermandone sia l’affidabilità sia la coerenza interpretativa. L’analisi introduce inoltre un’ulteriore distinzione tra dimensioni inbound e outbound della globalizzazione, con l’obiettivo di cogliere le asimmetrie nel modo in cui i paesi ricevono e proiettano i flussi. Questa separazione non solo rivela differenze sistematiche nei profili nazionali, ma fornisce anche uno strumento complementare per valutare come i modelli di integrazione varino nei diversi contesti. Inoltre, viene proposta una riflessione su come shock esterni e scelte politiche – come le politiche commerciali dell’amministrazione Trump – possano risultare più evidenti in alcuni indici rispetto ad altri, a seconda degli aspetti su cui essi pongono l’accento.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14247/26362