L’intreccio tra turismo urbano e architettura contemporanea è tanto affascinante quanto delicato. Eppure, l’architettura che caratterizza il periodo odierno non è solo uno strumento di rinnovamento o di rigenerazione urbana, ma spesso rappresenta anche un’opportunità strategica per attrarre visitatori o rendere più completa e piacevole la loro esperienza. Il presente elaborato intende quindi esplorare il concetto di architourism e concentrarsi sulla valorizzazione turistica dell’architettura degli ultimi trent’anni, studiandone anche la difficile tutela in quelle città e territori che vantano un importante patrimonio storico, dove risulta arduo integrarsi e ritagliarsi uno spazio sia nel contesto urbano, sia nei percorsi turistici. Verrà analizzato quindi come i criteri tradizionali di riconoscimento delle opere architettoniche spesso siano incongruenti con le caratteristiche delle opere contemporanee, che invece includono anche aspetti funzionali, tecnologici e ambientali. Ne conseguono lacune e rischi in termini sia di autenticità delle opere, sia per gli effetti del trascorrere del tempo, a tal punto che possano essere perdute come patrimonio. Si analizzeranno importanti casi studio di architourism, riconoscimenti alternativi a quelli tradizionali e l'impatto che questi hanno sui flussi turistici. In particolare, nell’ultima parte verrà approfondito come esempio emblematico il caso italiano, territorio ricchissimo di patrimoni storici che, se da un lato rappresentano un bene inestimabile, dall’altro mostrano un’eredità così consolidata che può contribuire ad essere un ostacolo per lo sviluppo dell’architettura contemporanea. Sarà presa in considerazione a questo riguardo l’opinione espressa dal Direttore Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura Angelo Piero Cappello. L’analisi sarà poi ristretta a due città simbolo: Roma e Venezia. Per quest’ultima sarà presente in particolare l’intervista fatta all’ex presidente della Fondazione di Venezia Giuliano Segre che tratta la promozione del polo culturale e di rigenerazione urbana dell’M9 a Mestre.

La valorizzazione turistica dell’architettura contemporanea in città e territori con importante patrimonio storico: Casi studio dell’Architourism

MANZATO, SILVIA
2024/2025

Abstract

L’intreccio tra turismo urbano e architettura contemporanea è tanto affascinante quanto delicato. Eppure, l’architettura che caratterizza il periodo odierno non è solo uno strumento di rinnovamento o di rigenerazione urbana, ma spesso rappresenta anche un’opportunità strategica per attrarre visitatori o rendere più completa e piacevole la loro esperienza. Il presente elaborato intende quindi esplorare il concetto di architourism e concentrarsi sulla valorizzazione turistica dell’architettura degli ultimi trent’anni, studiandone anche la difficile tutela in quelle città e territori che vantano un importante patrimonio storico, dove risulta arduo integrarsi e ritagliarsi uno spazio sia nel contesto urbano, sia nei percorsi turistici. Verrà analizzato quindi come i criteri tradizionali di riconoscimento delle opere architettoniche spesso siano incongruenti con le caratteristiche delle opere contemporanee, che invece includono anche aspetti funzionali, tecnologici e ambientali. Ne conseguono lacune e rischi in termini sia di autenticità delle opere, sia per gli effetti del trascorrere del tempo, a tal punto che possano essere perdute come patrimonio. Si analizzeranno importanti casi studio di architourism, riconoscimenti alternativi a quelli tradizionali e l'impatto che questi hanno sui flussi turistici. In particolare, nell’ultima parte verrà approfondito come esempio emblematico il caso italiano, territorio ricchissimo di patrimoni storici che, se da un lato rappresentano un bene inestimabile, dall’altro mostrano un’eredità così consolidata che può contribuire ad essere un ostacolo per lo sviluppo dell’architettura contemporanea. Sarà presa in considerazione a questo riguardo l’opinione espressa dal Direttore Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura Angelo Piero Cappello. L’analisi sarà poi ristretta a due città simbolo: Roma e Venezia. Per quest’ultima sarà presente in particolare l’intervista fatta all’ex presidente della Fondazione di Venezia Giuliano Segre che tratta la promozione del polo culturale e di rigenerazione urbana dell’M9 a Mestre.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14247/25425