The present research focuses on the linguistic reflections of the dynamics of contact and exchange between Alpine populations and the Venetian lowland world in the pre-Roman era, specifically the period preceding the Romanization of Veneto. The analysis begins with considerations regarding the role of the major rivers of ancient Veneto, such as Adige, Astico and Piave, as well as the geomorphological characteristics of the investigated territory. These factors initially facilitated and ensured economic exchanges, which later led to linguistic and cultural contacts, resulting in phenomena of local integration. The study aims to examine the Rhaetic and Venetic epigraphic evidence alongside the forms of the Celtic language that occur in the inscriptions; all of this, together with material data, serves as fundamental indicators for understanding the levels of integration as well as the geopolitical and social dynamics in these frontier areas, at the borders of the Venetian world. It also seeks to explore the very concept of cultural and linguistic boundaries, essential for understanding how and within what limits neighboring peoples interacted, despite the challenge posed by the lack of explicit written evidence.

Il presente lavoro è incentrato sui riflessi linguistici delle dinamiche di contatto e di scambio tra le popolazioni alpine e il mondo veneto di pianura in epoca preromana, nel periodo che precede la romanizzazione del Veneto. L'analisi parte da alcune considerazioni intorno al ruolo dei grandi fiumi del Veneto antico, quali l'Adige, l'Astico e il Piave, e alle caratteristiche geomorfologiche del territorio indagato, che hanno favorito e garantito in primo luogo scambi di tipo economico e, in seguito, contatti linguistico-culturali, con conseguenti fenomeni di integrazione a livello locale. Lo studio si sofferma sulle attestazioni epigrafiche retiche e venetiche e sulla componente celtica che emerge dalle iscrizioni; queste, insieme al dato materiale, sono indicatori fondamentali per cercare di comprendere i livelli di integrazione a le dinamiche geopolitiche e sociali in queste zone di frontiera, ai confini del mondo veneto. Si cerca di indagare anche lo stesso concetto di confine, culturale e linguistico, necessario per capire come ed entro quali limiti interagissero popoli confinanti, nonostante la questione si riveli di difficile definizione per la mancanza di attestazioni scritte esplicite.

Contatti linguistico-culturali nella fascia pedecollinare veneta in epoca preromana

DAL BELLO, ADELE
2023/2024

Abstract

The present research focuses on the linguistic reflections of the dynamics of contact and exchange between Alpine populations and the Venetian lowland world in the pre-Roman era, specifically the period preceding the Romanization of Veneto. The analysis begins with considerations regarding the role of the major rivers of ancient Veneto, such as Adige, Astico and Piave, as well as the geomorphological characteristics of the investigated territory. These factors initially facilitated and ensured economic exchanges, which later led to linguistic and cultural contacts, resulting in phenomena of local integration. The study aims to examine the Rhaetic and Venetic epigraphic evidence alongside the forms of the Celtic language that occur in the inscriptions; all of this, together with material data, serves as fundamental indicators for understanding the levels of integration as well as the geopolitical and social dynamics in these frontier areas, at the borders of the Venetian world. It also seeks to explore the very concept of cultural and linguistic boundaries, essential for understanding how and within what limits neighboring peoples interacted, despite the challenge posed by the lack of explicit written evidence.
2023
Il presente lavoro è incentrato sui riflessi linguistici delle dinamiche di contatto e di scambio tra le popolazioni alpine e il mondo veneto di pianura in epoca preromana, nel periodo che precede la romanizzazione del Veneto. L'analisi parte da alcune considerazioni intorno al ruolo dei grandi fiumi del Veneto antico, quali l'Adige, l'Astico e il Piave, e alle caratteristiche geomorfologiche del territorio indagato, che hanno favorito e garantito in primo luogo scambi di tipo economico e, in seguito, contatti linguistico-culturali, con conseguenti fenomeni di integrazione a livello locale. Lo studio si sofferma sulle attestazioni epigrafiche retiche e venetiche e sulla componente celtica che emerge dalle iscrizioni; queste, insieme al dato materiale, sono indicatori fondamentali per cercare di comprendere i livelli di integrazione a le dinamiche geopolitiche e sociali in queste zone di frontiera, ai confini del mondo veneto. Si cerca di indagare anche lo stesso concetto di confine, culturale e linguistico, necessario per capire come ed entro quali limiti interagissero popoli confinanti, nonostante la questione si riveli di difficile definizione per la mancanza di attestazioni scritte esplicite.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14247/24940