Negli ultimi anni, l’accessibilità ha acquisito una rilevanza crescente, oltre che una certa importanza, che le ha permesso di mettersi al centro del dibattito pubblico, oltre che culturale. Questa notorietà deriva dall’evoluzione del concetto di disabilità: dopo anni di battaglie, le persone con disabilità fisiche, sensoriali o cognitive sono finalmente riconosciute come cittadini, con il diritto di vivere pienamente integrati nella comunità. Tale trasformazione ha messo in luce l’importanza di progettare nuovi spazi pubblici, e adattare quelli già presenti, adeguandoli alle loro esigenze, promuovendo un’architettura e un’organizzazione degli ambienti che garantiscano un completo accesso e una piena fruizione. In questo contesto, anche i luoghi della cultura stanno vivendo una metamorfosi: da luoghi statici di conservazione, si stanno evolvendo in spazi dinamici e partecipativi, attenti all’accessibilità e all’inclusività, e il Museo d’Arte Orientale di Torino ne è la prova. La ricerca è stata guidata dall'intento di dimostrare come i musei possano trasformarsi in luoghi aperti alla diversità, attraverso l’adozione di strategie mirate al coinvolgimento di ogni tipo di pubblico. Il presente lavoro di tesi si propone di attestare come la progettazione di nuovi ambienti e servizi museali, che rispettino le norme dell’accessibilità, possa rispondere alle necessità di un pubblico diversificato, valorizzando l’esperienza di visita di ognuno: un approccio inclusivo non solo migliora la fruizione ma rafforza anche il ruolo del museo come promotore di integrazione sociale. La tesi è organizzata in tre capitoli principali: il primo sviscera il tema dell’accessibilità e delle sue dimensioni, quali inclusione, partecipazione e sostenibilità, per poi passare all’analisi della sua evoluzione normativa e, in parallelo, all’evoluzione del concetto di disabilità. A chiusura del capitolo, vengono esposti gli investimenti e i finanziamenti destinati, a livello nazionale ed internazionale, all’accessibilità. Il secondo capitolo è dedicato all’accessibilità all’interno del museo, motivo per cui vengono presentate e descritte le principali tipologie di barriere, oltre che alcune potenziali soluzioni che sono state adottate per il loro superamento. A seguire, viene approfondito il rapporto tra le nuove tecnologie e l’accessibilità. Il capitolo si conclude con la spiegazione dell’importanza dell’accessibilità per l’audience development dell’istituzione museale. L’ultimo capitolo è dedicato al progetto realizzato dal Museo d’Arte Orientale (MAO) di Torino: dopo un breve excursus storico sul palazzo che lo ospita e una descrizione dell’allestimento espositivo, si passa al punto focale della riflessione, ovvero la descrizione del Progetto Accessibilità. Esso è stato realizzato grazie ai fondi del PNRR, nell’ambito dell’investimento 1.2 “Rimozione delle barriere fisiche e cognitive in musei, biblioteche e archivi”. I due paragrafi finali sono dedicati alla revisione approfondita del budget stanziato per il progetto e all’analisi del bilancio della Fondazione Torino Musei. L’elaborato è stato redatto con un approccio interdisciplinare, che ha visto l’unione di studi storici, giuridici, sociologici, psicologici ed economici. Le fonti utilizzate includono, oltre che una vasta letteratura di riferimento in materia d’accessibilità, documenti normativi nazionali ed europei e documenti di budget e di bilancio. Questo approccio ha permesso di offrire un quadro completo e strutturato dell’argomento.
Progettare l’accessibilità culturale: il MAO di Torino come modello innovativo per l’inclusione sociale
DE ZANETTI, NICOLE
2023/2024
Abstract
Negli ultimi anni, l’accessibilità ha acquisito una rilevanza crescente, oltre che una certa importanza, che le ha permesso di mettersi al centro del dibattito pubblico, oltre che culturale. Questa notorietà deriva dall’evoluzione del concetto di disabilità: dopo anni di battaglie, le persone con disabilità fisiche, sensoriali o cognitive sono finalmente riconosciute come cittadini, con il diritto di vivere pienamente integrati nella comunità. Tale trasformazione ha messo in luce l’importanza di progettare nuovi spazi pubblici, e adattare quelli già presenti, adeguandoli alle loro esigenze, promuovendo un’architettura e un’organizzazione degli ambienti che garantiscano un completo accesso e una piena fruizione. In questo contesto, anche i luoghi della cultura stanno vivendo una metamorfosi: da luoghi statici di conservazione, si stanno evolvendo in spazi dinamici e partecipativi, attenti all’accessibilità e all’inclusività, e il Museo d’Arte Orientale di Torino ne è la prova. La ricerca è stata guidata dall'intento di dimostrare come i musei possano trasformarsi in luoghi aperti alla diversità, attraverso l’adozione di strategie mirate al coinvolgimento di ogni tipo di pubblico. Il presente lavoro di tesi si propone di attestare come la progettazione di nuovi ambienti e servizi museali, che rispettino le norme dell’accessibilità, possa rispondere alle necessità di un pubblico diversificato, valorizzando l’esperienza di visita di ognuno: un approccio inclusivo non solo migliora la fruizione ma rafforza anche il ruolo del museo come promotore di integrazione sociale. La tesi è organizzata in tre capitoli principali: il primo sviscera il tema dell’accessibilità e delle sue dimensioni, quali inclusione, partecipazione e sostenibilità, per poi passare all’analisi della sua evoluzione normativa e, in parallelo, all’evoluzione del concetto di disabilità. A chiusura del capitolo, vengono esposti gli investimenti e i finanziamenti destinati, a livello nazionale ed internazionale, all’accessibilità. Il secondo capitolo è dedicato all’accessibilità all’interno del museo, motivo per cui vengono presentate e descritte le principali tipologie di barriere, oltre che alcune potenziali soluzioni che sono state adottate per il loro superamento. A seguire, viene approfondito il rapporto tra le nuove tecnologie e l’accessibilità. Il capitolo si conclude con la spiegazione dell’importanza dell’accessibilità per l’audience development dell’istituzione museale. L’ultimo capitolo è dedicato al progetto realizzato dal Museo d’Arte Orientale (MAO) di Torino: dopo un breve excursus storico sul palazzo che lo ospita e una descrizione dell’allestimento espositivo, si passa al punto focale della riflessione, ovvero la descrizione del Progetto Accessibilità. Esso è stato realizzato grazie ai fondi del PNRR, nell’ambito dell’investimento 1.2 “Rimozione delle barriere fisiche e cognitive in musei, biblioteche e archivi”. I due paragrafi finali sono dedicati alla revisione approfondita del budget stanziato per il progetto e all’analisi del bilancio della Fondazione Torino Musei. L’elaborato è stato redatto con un approccio interdisciplinare, che ha visto l’unione di studi storici, giuridici, sociologici, psicologici ed economici. Le fonti utilizzate includono, oltre che una vasta letteratura di riferimento in materia d’accessibilità, documenti normativi nazionali ed europei e documenti di budget e di bilancio. Questo approccio ha permesso di offrire un quadro completo e strutturato dell’argomento.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14247/24675