All’interno del vasto panorama letterario scandinavo è presente una piccola parte di letteratura che in Italia è sconosciuta, si tratta della letteratura indigena scandinava meglio conosciuta come letteratura Sami. In questo elaborato si intende presentare la voce più importante all’interno di questa letteratura, quella di Nils-Aslak Valkeapää (1943-2001). L’autore, all’interno della sua variegata ed estesa produzione artistico letteraria dà voce ad una popolazione che nel corso degli anni ha perso la sua voce a causa dei processi di assimilazione culturale portati avanti dai paesi del Nord. Si analizzano la musica, l’arte visiva e letteraria del multi-artista indigeno attraverso alcuni dei suoi lavori più significativi quali Helsing frå Sameland (1971), Ruoktu Váimmus - Trekways of the wind (1985), Beaivi, Áhčážan - Solen, min far (1988) e Eanni, eannážan - Jorda, min mor (2001). Di queste opere si propone anche la tradizione di alcuni passaggi dal testo in norvegese e/o svedese. Il fine principale di questo elaborato, oltre a quello di introdurre più dettagliatamente la letteratura indigena Sami in Italia, è quello di introdurre la traduzione di alcuni testi che non siano solo fiabe riportate da persone non-Sami ma siano la vera voce di chi è parte di questa popolazione indigena. Successivamente si presenta la cultura Sami attraverso un occhio eco-critico. Il cambiamento climatico è il responsabile di parte della perdita della cultura indigena Sami. A supporto di questa argomentazione si propone un’analisi di due delle più importanti poesie di Nils-Aslak Valkeapää riguardante le mandrie di renne, elemento vitale per la popolazione Sami. Per dimostrare quanto il cambiamento climatico stia danneggiando la patria dei Sami, chiamata Sápmi, si ricorre all’analisi antropologia di alcune poesie di Kerstin Bergström, la poetessa di Kiruna. La migrazione della città di Kiruna a causa del continuo allargarsi del sito minerario viene messo in parallelo con il continuo spostamento dei Sami. Nel capitolo seguente si introduce un argomento completamente nuovo: la similitudine tra due civiltà indigene. Qui si prendono in esame i Sami della Scandinavia e gli Ainu del Giappone andando a dare un breve inquadramento storico, culturale e letterario di questi ultimi per poi, utilizzando l’unica pièce teatrale scritta da Nils-Aslak Valkeapää, Ritnoaivi ja nieguid oaidni - The Frost-haired and the Dream-seer - 白霜頭と 夢見る若者 (1995), per creare un ponte tra le due culture indigene. Valkeapää utilizza elementi della popolazione indigena giapponese all’interno della sua narrazione, fondendo in un unico testo due civiltà che hanno una storia di assimilazione culturale comune. Successivamente si illustrano quali politiche sono state messe in atto da Svezia, Norvegia, Finlandia e Giappone per quanto riguarda le rispettive popolazioni indigene focalizzandosi sui provvedimenti degli ultimi anni. In particolare, per la popolazione Ainu, gli ultimi dieci anni sono stati anni di conquiste per quanto riguarda il loro riconoscimento di popolazione indigena.
Nils-Aslak Valkeapää: un ponte tra Sápmi e Hokkaidō. Presentazione ed introduzione alla cultura Sámi e alle relazioni tra popolazioni indigene tramite l’opera del multi-artista
De Baldo, Giulia
2024/2025
Abstract
All’interno del vasto panorama letterario scandinavo è presente una piccola parte di letteratura che in Italia è sconosciuta, si tratta della letteratura indigena scandinava meglio conosciuta come letteratura Sami. In questo elaborato si intende presentare la voce più importante all’interno di questa letteratura, quella di Nils-Aslak Valkeapää (1943-2001). L’autore, all’interno della sua variegata ed estesa produzione artistico letteraria dà voce ad una popolazione che nel corso degli anni ha perso la sua voce a causa dei processi di assimilazione culturale portati avanti dai paesi del Nord. Si analizzano la musica, l’arte visiva e letteraria del multi-artista indigeno attraverso alcuni dei suoi lavori più significativi quali Helsing frå Sameland (1971), Ruoktu Váimmus - Trekways of the wind (1985), Beaivi, Áhčážan - Solen, min far (1988) e Eanni, eannážan - Jorda, min mor (2001). Di queste opere si propone anche la tradizione di alcuni passaggi dal testo in norvegese e/o svedese. Il fine principale di questo elaborato, oltre a quello di introdurre più dettagliatamente la letteratura indigena Sami in Italia, è quello di introdurre la traduzione di alcuni testi che non siano solo fiabe riportate da persone non-Sami ma siano la vera voce di chi è parte di questa popolazione indigena. Successivamente si presenta la cultura Sami attraverso un occhio eco-critico. Il cambiamento climatico è il responsabile di parte della perdita della cultura indigena Sami. A supporto di questa argomentazione si propone un’analisi di due delle più importanti poesie di Nils-Aslak Valkeapää riguardante le mandrie di renne, elemento vitale per la popolazione Sami. Per dimostrare quanto il cambiamento climatico stia danneggiando la patria dei Sami, chiamata Sápmi, si ricorre all’analisi antropologia di alcune poesie di Kerstin Bergström, la poetessa di Kiruna. La migrazione della città di Kiruna a causa del continuo allargarsi del sito minerario viene messo in parallelo con il continuo spostamento dei Sami. Nel capitolo seguente si introduce un argomento completamente nuovo: la similitudine tra due civiltà indigene. Qui si prendono in esame i Sami della Scandinavia e gli Ainu del Giappone andando a dare un breve inquadramento storico, culturale e letterario di questi ultimi per poi, utilizzando l’unica pièce teatrale scritta da Nils-Aslak Valkeapää, Ritnoaivi ja nieguid oaidni - The Frost-haired and the Dream-seer - 白霜頭と 夢見る若者 (1995), per creare un ponte tra le due culture indigene. Valkeapää utilizza elementi della popolazione indigena giapponese all’interno della sua narrazione, fondendo in un unico testo due civiltà che hanno una storia di assimilazione culturale comune. Successivamente si illustrano quali politiche sono state messe in atto da Svezia, Norvegia, Finlandia e Giappone per quanto riguarda le rispettive popolazioni indigene focalizzandosi sui provvedimenti degli ultimi anni. In particolare, per la popolazione Ainu, gli ultimi dieci anni sono stati anni di conquiste per quanto riguarda il loro riconoscimento di popolazione indigena.File | Dimensione | Formato | |
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