l’obbiettivo di questo studio è indagare la possibilità che molecole tensioattive inverse (coda idrofilica e testa idrofobica) possano formare delle membrane “duali” in ambiente idrofobico. Questo permetterebbe di ipotizzare la formazione di pareti cellulari e quindi la vita in condizioni diverse da quella acquosa. L’intero studio si svolge a livello numerico-computazionale utilizzando il pacchetto di dinamica molecolare GROMACS con force field OPLSAA. Questo pacchetto, essendo sviluppato per lo studio di grosse biomolecole in ambiente acquoso, ha reso necessario il disegno di questi nuovi tensioattivi e la loro inserzione assieme ai nuovi solventi. Prima di andare ad analizzare le interazioni tra solventi e tensioattivo, si analizzano vari aspetti fisici dei due nuovi solventi ,come rdf (radial distribution function) e vari contributi energetici di non legame tra le molecole, con lo scopo di poterli poi confrontare con quelli dell’acqua. In seguito vengono inserite le molecole tensioattive nei solventi per poter andare ad indagare le interazioni solvente-tensioattivo.

Studio numerico-computazionale per la formazione di membrane "duali" in solventi idrocarburici in uno scenario di vita alternativa

Sabbadin, Nicola
2015/2016

Abstract

l’obbiettivo di questo studio è indagare la possibilità che molecole tensioattive inverse (coda idrofilica e testa idrofobica) possano formare delle membrane “duali” in ambiente idrofobico. Questo permetterebbe di ipotizzare la formazione di pareti cellulari e quindi la vita in condizioni diverse da quella acquosa. L’intero studio si svolge a livello numerico-computazionale utilizzando il pacchetto di dinamica molecolare GROMACS con force field OPLSAA. Questo pacchetto, essendo sviluppato per lo studio di grosse biomolecole in ambiente acquoso, ha reso necessario il disegno di questi nuovi tensioattivi e la loro inserzione assieme ai nuovi solventi. Prima di andare ad analizzare le interazioni tra solventi e tensioattivo, si analizzano vari aspetti fisici dei due nuovi solventi ,come rdf (radial distribution function) e vari contributi energetici di non legame tra le molecole, con lo scopo di poterli poi confrontare con quelli dell’acqua. In seguito vengono inserite le molecole tensioattive nei solventi per poter andare ad indagare le interazioni solvente-tensioattivo.
File in questo prodotto:
File Dimensione Formato  
830685-1179200.pdf

accesso aperto

Tipologia: Altro materiale allegato
Dimensione 88.2 MB
Formato Adobe PDF
88.2 MB Adobe PDF Visualizza/Apri

I documenti in UNITESI sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14247/20619