Lo scopo di questa tesi è analizzare le relazioni che Palma Bucarelli ha intrattenuto con la Biennale di Venezia, prendendo in considerazione il periodo 1948 - 1968. La questione viene esaminata da due punti di vista: quello istituzionale, che impegna la Bucarelli, in qualità di direttrice della Galleria Nazionale d’Arte moderna di Roma, nel prestare ed acquistare opere alla manifestazione veneziana, e nel presentare il proprio museo, attraverso una selezione di recenti acquisizioni, alla mostra speciale “Arte d’Oggi nei Musei” organizzata durante la Biennale del 1964; e quello più “critico”, in particolare focalizzato sulle personali, organizzate con la sua collaborazione, di Turcato, Fautrier, Giacometti e Pascali. Da entrambi i livelli di lettura emerge la linearità e l’avanguardia del pensiero della Bucarelli, che sempre si dedicò coraggiosamente alla salvaguardia del patrimonio e all'affermazione dell’arte astratta, difendendo e promuovendo gli artisti che più stimava. Così il museo inevitabilmente si identifica con la figura della sua direttrice, documentando l’arte attuale attraverso l’aggiornamento sul piano internazionale, la cura dell’aspetto didattico, e dando spazio all'arte nuova e ai giovani artisti. Modalità oltretutto analoghe a quelle adottate dalle Biennali prese in esame. La ricerca è stata svolta principalmente attraverso la consultazione di documenti conservati presso: l’Archivio Storico delle Arti Contemporanee della Biennale di Venezia, l’Archivio Storico della Galleria Nazionale di Roma e l’Archivio Centrale dello Stato.
Palma Bucarelli e la Biennale di Venezia (1948-68): acquisizioni, prestiti e interventi critici della Direttrice della Galleria Nazionale d'Arte Moderna di Roma.
Cicalini, Giorgia
2017/2018
Abstract
Lo scopo di questa tesi è analizzare le relazioni che Palma Bucarelli ha intrattenuto con la Biennale di Venezia, prendendo in considerazione il periodo 1948 - 1968. La questione viene esaminata da due punti di vista: quello istituzionale, che impegna la Bucarelli, in qualità di direttrice della Galleria Nazionale d’Arte moderna di Roma, nel prestare ed acquistare opere alla manifestazione veneziana, e nel presentare il proprio museo, attraverso una selezione di recenti acquisizioni, alla mostra speciale “Arte d’Oggi nei Musei” organizzata durante la Biennale del 1964; e quello più “critico”, in particolare focalizzato sulle personali, organizzate con la sua collaborazione, di Turcato, Fautrier, Giacometti e Pascali. Da entrambi i livelli di lettura emerge la linearità e l’avanguardia del pensiero della Bucarelli, che sempre si dedicò coraggiosamente alla salvaguardia del patrimonio e all'affermazione dell’arte astratta, difendendo e promuovendo gli artisti che più stimava. Così il museo inevitabilmente si identifica con la figura della sua direttrice, documentando l’arte attuale attraverso l’aggiornamento sul piano internazionale, la cura dell’aspetto didattico, e dando spazio all'arte nuova e ai giovani artisti. Modalità oltretutto analoghe a quelle adottate dalle Biennali prese in esame. La ricerca è stata svolta principalmente attraverso la consultazione di documenti conservati presso: l’Archivio Storico delle Arti Contemporanee della Biennale di Venezia, l’Archivio Storico della Galleria Nazionale di Roma e l’Archivio Centrale dello Stato.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14247/20445