La ricerca si propone di ricostruire le diverse forme del dissenso registrate nei confronti della Base Usaf di Aviano, dal suo insediamento ai giorni nostri. Il mezzo scelto è quello delle interviste qualitative a testimoni/protagonisti delle manifestazioni di protesta e quindi la storia orale. Gli intervistati appartengono a svariate realtà della società civile e politica del pordenonese; hanno storie e vicende molto intrecciate tra loro, ma rivelano in maniera più o meno marcata le differenze ideologiche e spirituali che li hanno spinti all’attivismo nei vari livelli dei coordinamenti/comitati per la pace. Ciascun testimone rappresenta il proprio bagaglio culturale e politico, anche nei tempi diversi dell’entrare in scena. I primi e più diretti interessati sono i “comunisti di Aviano”, che devono però fare i conti con un tessuto sociale ed economico che lega a filo doppio la piccola cittadina alla base statunitense. A loro si affiancheranno poi i radicali, la Quarta Internazionale, i molti comitati per la pace sorti tra Veneto e Friuli, fino al mondo cattolico che, pur essendo tra gli ultimi a schierarsi, è tuttora in piena attività. Dalla ricostruzione delle vicende personali dei testimoni si può apprezzare un altro tipo di affiancamento, quello della storia del pacifismo italiano. Fanno infatti da sfondo a tutte le interviste la questione della Nato, il Vietnam, Comiso e gli euromissili, le guerre nei Balcani, ma anche l’obiezione di coscienza e la questione atomica.
LA BASE DI AVIANO E LE REAZIONI DI PACE. IL DISSENSO ALLA BASE MILITARE STATUNITENSE, DAL 1955 AD OGGI.
Tessari, Loris
2016/2017
Abstract
La ricerca si propone di ricostruire le diverse forme del dissenso registrate nei confronti della Base Usaf di Aviano, dal suo insediamento ai giorni nostri. Il mezzo scelto è quello delle interviste qualitative a testimoni/protagonisti delle manifestazioni di protesta e quindi la storia orale. Gli intervistati appartengono a svariate realtà della società civile e politica del pordenonese; hanno storie e vicende molto intrecciate tra loro, ma rivelano in maniera più o meno marcata le differenze ideologiche e spirituali che li hanno spinti all’attivismo nei vari livelli dei coordinamenti/comitati per la pace. Ciascun testimone rappresenta il proprio bagaglio culturale e politico, anche nei tempi diversi dell’entrare in scena. I primi e più diretti interessati sono i “comunisti di Aviano”, che devono però fare i conti con un tessuto sociale ed economico che lega a filo doppio la piccola cittadina alla base statunitense. A loro si affiancheranno poi i radicali, la Quarta Internazionale, i molti comitati per la pace sorti tra Veneto e Friuli, fino al mondo cattolico che, pur essendo tra gli ultimi a schierarsi, è tuttora in piena attività. Dalla ricostruzione delle vicende personali dei testimoni si può apprezzare un altro tipo di affiancamento, quello della storia del pacifismo italiano. Fanno infatti da sfondo a tutte le interviste la questione della Nato, il Vietnam, Comiso e gli euromissili, le guerre nei Balcani, ma anche l’obiezione di coscienza e la questione atomica.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14247/16763