Lo scopo della tesi è l’analisi della percezione che gli abitanti di Perdasdefogu (Ogliastra, Sardegna), hanno dell’adiacente base militare, il Poligono sperimentale e di addestramento interforze del salto di Quirra (PISQ), e le conseguenze sul territorio del cosiddetto “Processo sui veleni di Quirra”. Il processo, iniziato nel 2001 dopo la rilevazione un’incidenza anomala di leucemie, linfomi e tumori emolinfatici nella popolazione di una piccola frazione vicino alla base di Capo San Lorenzo, ha coinvolto i generali del poligono e parte della giunta comunale di Perdasdefogu e si è concluso nel 2021 con l’assoluzione degli stessi dall’unico capo d’accusa rimasto in piedi, l’omissione di cautele. Tramite un confronto attivo con gli abitanti, si è cercato di comprendere cosa rappresenti la realtà poligono e in che modo sia stato vissuto il processo e il clamore mediatico suscitato, nonché come sia percepito il movimento antimilitarista sardo e, viceversa, come quest’ultimo si rapporti alla maggioranza del paese, poco propenso alla chiusura della base militare. Il tentativo è quello di colmare un vuoto narrativo e far emergere il vissuto e le motivazioni di chi vuole le basi senza cui non si può comprendere la realtà sarda odierna e non si può creare un dialogo sugli effettivi rischi e limiti rappresentati dalla presenza di una base militare sul territorio.

Sulla via di Quirra: tra le pietre di fuoco. Voci limitrofe e attriti intorno alla base militare

Ledda, Claudia
2023/2024

Abstract

Lo scopo della tesi è l’analisi della percezione che gli abitanti di Perdasdefogu (Ogliastra, Sardegna), hanno dell’adiacente base militare, il Poligono sperimentale e di addestramento interforze del salto di Quirra (PISQ), e le conseguenze sul territorio del cosiddetto “Processo sui veleni di Quirra”. Il processo, iniziato nel 2001 dopo la rilevazione un’incidenza anomala di leucemie, linfomi e tumori emolinfatici nella popolazione di una piccola frazione vicino alla base di Capo San Lorenzo, ha coinvolto i generali del poligono e parte della giunta comunale di Perdasdefogu e si è concluso nel 2021 con l’assoluzione degli stessi dall’unico capo d’accusa rimasto in piedi, l’omissione di cautele. Tramite un confronto attivo con gli abitanti, si è cercato di comprendere cosa rappresenti la realtà poligono e in che modo sia stato vissuto il processo e il clamore mediatico suscitato, nonché come sia percepito il movimento antimilitarista sardo e, viceversa, come quest’ultimo si rapporti alla maggioranza del paese, poco propenso alla chiusura della base militare. Il tentativo è quello di colmare un vuoto narrativo e far emergere il vissuto e le motivazioni di chi vuole le basi senza cui non si può comprendere la realtà sarda odierna e non si può creare un dialogo sugli effettivi rischi e limiti rappresentati dalla presenza di una base militare sul territorio.
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