In questo lavoro verrà approfondita la nuova fattispecie criminosa introdotta con la legge 186 del 15 dicembre 2014 e definita “autoriciclaggio”, la quale mira a sanzionare chi “avendo commesso o concorso a commettere un delitto non colposo, impiega, sostituisce, trasferisce, in attività economiche, finanziarie, imprenditoriali o speculative, il denaro, i beni o le altre utilità provenienti dalla commissione di tale delitto, in modo da ostacolarne concretamente l’identificazione della loro provenienza delittuosa” (648-ter c.p.). In particolar modo verranno trattati i caratteri propri del reato, le problematiche applicative connesse ed il suo rapporto con i reati tributari.

Il reato di autoriciclaggio

Tessaro, Mattia
2015/2016

Abstract

In questo lavoro verrà approfondita la nuova fattispecie criminosa introdotta con la legge 186 del 15 dicembre 2014 e definita “autoriciclaggio”, la quale mira a sanzionare chi “avendo commesso o concorso a commettere un delitto non colposo, impiega, sostituisce, trasferisce, in attività economiche, finanziarie, imprenditoriali o speculative, il denaro, i beni o le altre utilità provenienti dalla commissione di tale delitto, in modo da ostacolarne concretamente l’identificazione della loro provenienza delittuosa” (648-ter c.p.). In particolar modo verranno trattati i caratteri propri del reato, le problematiche applicative connesse ed il suo rapporto con i reati tributari.
2015-07-08
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14247/14860