L’obiettivo della ricerca consiste nello studio sistematico della struttura funeraria denominata Tumulo A, afferente alla necropoli protostorica di via Tiepolo-via San Massimo di Padova. A partire da una documentazione archeologica complessa, stesa in diverse tranche di scavo, si affrontano i temi della ricostruzione stratigrafica della struttura (tumulo A) nel quadro dello sviluppo della necropoli, e della definizione cronologica di dettaglio dell’utilizzo della struttura stessa da parte di un nucleo familiare allargato del VI secolo a.C. A questo scopo si prendono in esame i contesti stratigrafici del tumulo e di tutte le sepolture ad esso relative (tombe 45, 49, 50, 51, 57, 64, 68, 96, 97, 117, 133, 144). Sono stati studiati in modo sistematico a partire dalla documentazione grafica e anagrafica tutti i reperti dei corredi delle tombe 45, 49, 50, 51, 64, 96, 144, al fine di definire cronologia, tipologia, confronti con analoghi contesti della città e del Veneto, peculiarità del rituale funerario. Nella decodificazione dei “sistemi di segni” significativi per l’interpretazione dei dati funerari si sono tenuti in considerazione la storia degli studi sull’archeologia della morte, insieme ai nuovi contributi scientifici. Si coglie inoltre l’occasione per presentare nuove linee di ricerca che riguardano lo studio dello sviluppo della necropoli in senso sia diacronico che topografico.
La ritualità funeraria a Padova nel VI secolo a.C. Le tombe del tumulo A della necropoli di via Tiepolo-via San Massimo
Moscardo, Cecilia
2020/2021
Abstract
L’obiettivo della ricerca consiste nello studio sistematico della struttura funeraria denominata Tumulo A, afferente alla necropoli protostorica di via Tiepolo-via San Massimo di Padova. A partire da una documentazione archeologica complessa, stesa in diverse tranche di scavo, si affrontano i temi della ricostruzione stratigrafica della struttura (tumulo A) nel quadro dello sviluppo della necropoli, e della definizione cronologica di dettaglio dell’utilizzo della struttura stessa da parte di un nucleo familiare allargato del VI secolo a.C. A questo scopo si prendono in esame i contesti stratigrafici del tumulo e di tutte le sepolture ad esso relative (tombe 45, 49, 50, 51, 57, 64, 68, 96, 97, 117, 133, 144). Sono stati studiati in modo sistematico a partire dalla documentazione grafica e anagrafica tutti i reperti dei corredi delle tombe 45, 49, 50, 51, 64, 96, 144, al fine di definire cronologia, tipologia, confronti con analoghi contesti della città e del Veneto, peculiarità del rituale funerario. Nella decodificazione dei “sistemi di segni” significativi per l’interpretazione dei dati funerari si sono tenuti in considerazione la storia degli studi sull’archeologia della morte, insieme ai nuovi contributi scientifici. Si coglie inoltre l’occasione per presentare nuove linee di ricerca che riguardano lo studio dello sviluppo della necropoli in senso sia diacronico che topografico.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14247/12315