Scopo del presente studio è individuare i meccanismi della situazione di frontiera operanti nell'impero russo del diciannovesimo secolo, intendendo come frontiera un contesto politico e sociale in cui vige una plurireferenzialità permessa da una dinamica di assimilazione attiva e polivalente, secondo la definizione di B.L. Zekiyan. Ciò viene dimostrato attraverso l'esempio significativo del pittore armeno russo I.K. Ajvazovskij/Ayvazean, vissuto in Crimea, penisola sul mar Nero annessa da Caterina II all'impero russo nel 1783; si tratta del luogo in cui la Russia per la prima volta ha sperimentato l'incontro con l'oriente romantico, e che per questo risulta ricco di richiami letterari, storici e artistici. Quello di Ajvazovskij è un interessante caso di polivalenza culturale, ossia dello sviluppo di due identità che coesistono armonicamente; egli ha raggiunto infatti la fama in Europa e in tutta la Russia come grande pittore di marine, al punto di ottenere l'incarico di pittore ufficiale della marina militare e compiere alcuni viaggi all'estero a fianco della famiglia imperiale, e tuttavia non ha neppure mai smesso di sentirsi senza alcun dubbio armeno: a fianco delle opere istituzionali sono numerose quelle di carattere religioso, ispirate dalla fede armena apostolica, e quelle dedicate ai momenti più importanti della storia del popolo armeno.

Identità e integrazione: il caso del pittore armeno-russo I.K. Ajvazovskij

Righetto, Ilaria
2015/2016

Abstract

Scopo del presente studio è individuare i meccanismi della situazione di frontiera operanti nell'impero russo del diciannovesimo secolo, intendendo come frontiera un contesto politico e sociale in cui vige una plurireferenzialità permessa da una dinamica di assimilazione attiva e polivalente, secondo la definizione di B.L. Zekiyan. Ciò viene dimostrato attraverso l'esempio significativo del pittore armeno russo I.K. Ajvazovskij/Ayvazean, vissuto in Crimea, penisola sul mar Nero annessa da Caterina II all'impero russo nel 1783; si tratta del luogo in cui la Russia per la prima volta ha sperimentato l'incontro con l'oriente romantico, e che per questo risulta ricco di richiami letterari, storici e artistici. Quello di Ajvazovskij è un interessante caso di polivalenza culturale, ossia dello sviluppo di due identità che coesistono armonicamente; egli ha raggiunto infatti la fama in Europa e in tutta la Russia come grande pittore di marine, al punto di ottenere l'incarico di pittore ufficiale della marina militare e compiere alcuni viaggi all'estero a fianco della famiglia imperiale, e tuttavia non ha neppure mai smesso di sentirsi senza alcun dubbio armeno: a fianco delle opere istituzionali sono numerose quelle di carattere religioso, ispirate dalla fede armena apostolica, e quelle dedicate ai momenti più importanti della storia del popolo armeno.
2015-03-11
File in questo prodotto:
File Dimensione Formato  
826925-1180627.pdf

accesso aperto

Tipologia: Altro materiale allegato
Dimensione 3.21 MB
Formato Adobe PDF
3.21 MB Adobe PDF Visualizza/Apri

I documenti in UNITESI sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14247/11325