E’ stata studiata la reazione di idroformilazione di stirene e n-esene in un sistema bifasico acqua/toluene. Il sistema catalitico impiegato viene preparato in situ facendo reagire [Rh(COD)Cl]2 con un legante piridil-triazolico solubile in acqua. Oltre alla reazione di idroformilazione avviene, sebbene in minima parte, la idrogenazione delle olefine, mentre non si osserva la idrogenazione delle aldeidi ad alcoli. Durante la idroformilazione del n-esene, si osserva anche la isomerizzazione dell’olefina, per cui la reazione porta alla formazione di tre aldeidi isomere. Il catalizzatore confinato nella fase acquosa rimane attivo e può essere riciclato più volte (fino a 5) senza apparente perdita di attività, anche se una parte di esso migra nella fase organica che diventa anch’essa cataliticamente attiva. Sono stati effettuati studi catalitici andando di volta in volta a cambiare alcuni parametri quali il tempo di reazione, la pressione totale ed il rapporto rodio/legante per osservare come essi influenzino attività e selettività. Al fine di comprendere la natura della specie catalicamente attiva, sono state effettuate delle prove di avvelenamento del catalizzatore con Hg metallico. Le fasi organiche delle varie reazioni sono state analizzate tramite GC, GC-MS e spettroscopia 1H NMR. Il precursore di Rh e il legante sono stati caratterizzati tramite spettroscopia 1H NMR.
Impiego di un legante piridil-triazolico nella idroformilazione di olefine catalizzata da rodio in un sistema bifasico acqua/toluene
Conca, Silvia
2015/2016
Abstract
E’ stata studiata la reazione di idroformilazione di stirene e n-esene in un sistema bifasico acqua/toluene. Il sistema catalitico impiegato viene preparato in situ facendo reagire [Rh(COD)Cl]2 con un legante piridil-triazolico solubile in acqua. Oltre alla reazione di idroformilazione avviene, sebbene in minima parte, la idrogenazione delle olefine, mentre non si osserva la idrogenazione delle aldeidi ad alcoli. Durante la idroformilazione del n-esene, si osserva anche la isomerizzazione dell’olefina, per cui la reazione porta alla formazione di tre aldeidi isomere. Il catalizzatore confinato nella fase acquosa rimane attivo e può essere riciclato più volte (fino a 5) senza apparente perdita di attività, anche se una parte di esso migra nella fase organica che diventa anch’essa cataliticamente attiva. Sono stati effettuati studi catalitici andando di volta in volta a cambiare alcuni parametri quali il tempo di reazione, la pressione totale ed il rapporto rodio/legante per osservare come essi influenzino attività e selettività. Al fine di comprendere la natura della specie catalicamente attiva, sono state effettuate delle prove di avvelenamento del catalizzatore con Hg metallico. Le fasi organiche delle varie reazioni sono state analizzate tramite GC, GC-MS e spettroscopia 1H NMR. Il precursore di Rh e il legante sono stati caratterizzati tramite spettroscopia 1H NMR.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14247/9869