L’elaborato si pone l’obbiettivo di analizzare il genere tramite due chiavi di lettura: Nella prima parte ci si concentrerà su una prospettiva “dall’alto”, in cui questo diventa una sorta di strumento, tramite il quale la società categorizza e condiziona l’individuo. Sulla linea degli studi dell’antropologia applicata, che si occupano di come spesso un approccio istituzionale, ai fini anche di una più facile gestione, tende ad eliminare ed annichilire le soggettività. Tale discorso verrà supportato dagli studi fatti da diversi autori in ambito di teorie di genere e teorie queer, con una parte di contributo anche derivante dale interviste da me condotte. Di contro, nella seconda parte, tratterò quello che è stato il mio vero e proprio lavoro di campo, condotto all’interno del collettivo Queerwego, di Venezia. Uno spazio lgbtq+ e transfemminista, di cui lo stesso scrivente fa parte, che mi ha permesso di esplorare il genere “dal basso”, come elemento di costruzione e affermazione dell’individuo. Inoltre si evidenzierà l’importanza della creazione di spazi safe, in cui l’individuo può esprimersi liberamente, in un contesto sociale che ancora fatica a fare passi avanti in tal senso.

IL SESSO DEGLI ANGELI: UNO STUDIO SUL GENERE COME DISPOSITIVO SOCIALE E PERCORSO DI COSTRUZIONE DELL’INDIVIDUO

Sabbadin, Carlo
2023/2024

Abstract

L’elaborato si pone l’obbiettivo di analizzare il genere tramite due chiavi di lettura: Nella prima parte ci si concentrerà su una prospettiva “dall’alto”, in cui questo diventa una sorta di strumento, tramite il quale la società categorizza e condiziona l’individuo. Sulla linea degli studi dell’antropologia applicata, che si occupano di come spesso un approccio istituzionale, ai fini anche di una più facile gestione, tende ad eliminare ed annichilire le soggettività. Tale discorso verrà supportato dagli studi fatti da diversi autori in ambito di teorie di genere e teorie queer, con una parte di contributo anche derivante dale interviste da me condotte. Di contro, nella seconda parte, tratterò quello che è stato il mio vero e proprio lavoro di campo, condotto all’interno del collettivo Queerwego, di Venezia. Uno spazio lgbtq+ e transfemminista, di cui lo stesso scrivente fa parte, che mi ha permesso di esplorare il genere “dal basso”, come elemento di costruzione e affermazione dell’individuo. Inoltre si evidenzierà l’importanza della creazione di spazi safe, in cui l’individuo può esprimersi liberamente, in un contesto sociale che ancora fatica a fare passi avanti in tal senso.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14247/9719