La mia ricerca tratta della relazione fra essere umano ed essere cane prima e durante il periodo di pandemia globale da Covid-19. Grazie a un excursus sulle precedenti analisi nell’ambito degli Animals Studies e ad una serie di interviste e osservazioni fatte a vari membri dei due gruppi, sono arrivata a mettere in discussione le modalità con le quali ci si è finora rapportati agli altri animali all’interno degli studi accademici. Nel mio elaborato, infatti, dal punto di vista teorico ho voluto cercare di annullare la rigida dicotomia uomo-animale. Per fare ciò, da un lato ho posto l’uomo come uno inter pares fra gli animali, tramite la definizione “animale umano”. Dall’altro, vista la stretta relazione che esso ha con l’animale cane, ho rivisitato il concetto di messmates, perché ritengo che i due animali non siano solamente “commensali” (trad. lett. di messmates), ma proprio “compagni di caos” dato che condividono molti aspetti, talvolta anche estremi, delle relative esistenze. Nella mia ricerca pratica, ciò ha comportato la messa da parte del concetto di decentramento a favore di quello di posizionamento e la scelta di pormi nei confronti degli altri animali come avrei fatto di fronte ad un appartenente al mio stesso gruppo animale; senza tuttavia ignorare le intrinseche e innegabili differenze biologico-etologiche. Il risultato della mia esperienza ha portato ad una raccolta di peculiari casi etnografici di messmates durante il periodo del pandemico e non.

STORIE DI MESSMATES: animali umani e animali cani prima e durante la pandemia da Covid-19

Covolo, Debora
2021/2022

Abstract

La mia ricerca tratta della relazione fra essere umano ed essere cane prima e durante il periodo di pandemia globale da Covid-19. Grazie a un excursus sulle precedenti analisi nell’ambito degli Animals Studies e ad una serie di interviste e osservazioni fatte a vari membri dei due gruppi, sono arrivata a mettere in discussione le modalità con le quali ci si è finora rapportati agli altri animali all’interno degli studi accademici. Nel mio elaborato, infatti, dal punto di vista teorico ho voluto cercare di annullare la rigida dicotomia uomo-animale. Per fare ciò, da un lato ho posto l’uomo come uno inter pares fra gli animali, tramite la definizione “animale umano”. Dall’altro, vista la stretta relazione che esso ha con l’animale cane, ho rivisitato il concetto di messmates, perché ritengo che i due animali non siano solamente “commensali” (trad. lett. di messmates), ma proprio “compagni di caos” dato che condividono molti aspetti, talvolta anche estremi, delle relative esistenze. Nella mia ricerca pratica, ciò ha comportato la messa da parte del concetto di decentramento a favore di quello di posizionamento e la scelta di pormi nei confronti degli altri animali come avrei fatto di fronte ad un appartenente al mio stesso gruppo animale; senza tuttavia ignorare le intrinseche e innegabili differenze biologico-etologiche. Il risultato della mia esperienza ha portato ad una raccolta di peculiari casi etnografici di messmates durante il periodo del pandemico e non.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14247/9505