Nel punto d’incontro delle provincie di Treviso, Padova e Venezia è frequente poter trovare una tipologia di chiesa parrocchiale settecentesca che caratterizza non solo il paesaggio a cui appartiene, ma anche la storia culturale locale. Queste fabbriche sono state selezionate per questo studio secondo alcuni criteri che le accomunano e per cui è importante studiarle come un unico gruppo: l’aspetto architettonico simile, la vicinanza geografica e quella temporale e l’attribuzione all’architetto Giorgio Massari, spesso non supportata da fonti documentarie. La storiografia inerente all’architettura veneta settecentesca, dall’Ottocento fino ad oggi, ha considerato raramente queste fabbriche. Esse sono state perlopiù oggetto di ricerca per la valorizzazione del patrimonio locale o nelle pubblicazioni che riguardavano Giorgio Massari. Questo modo di procedere ha impedito di studiare a fondo la natura di questi edifici e ha creato dei pregiudizi nei loro confronti che ancora oggi è difficile eliminare. La presente ricerca si pone l’obiettivo di far luce sul cono d’ombra che ha oscurato questa parte di produzione architettonica della Terraferma. A questo scopo sono stati approfonditi due aspetti: l’analisi delle fabbriche dal punto di vista architettonico e l’approfondimento del contesto storico e culturale che le ha prodotte. L’aspetto delle undici chiese è stato preso in esame attraverso alcuni temi trasversali in modo da confrontare tutte le possibilità presenti in questi edifici. L’impianto, gli elementi interni e l’aspetto della facciata sono le categorie utili a questo scopo. Per quanto riguarda il contesto storico, l’indagine è il frutto della ricerca in archivio e nella bibliografia che arricchisce i numerosi contesti oggetto di questa ricerca.
Il problema dell’architettura «massariana» nel trevigiano: undici chiese del settecento veneto
Drigo, Erica
2022/2023
Abstract
Nel punto d’incontro delle provincie di Treviso, Padova e Venezia è frequente poter trovare una tipologia di chiesa parrocchiale settecentesca che caratterizza non solo il paesaggio a cui appartiene, ma anche la storia culturale locale. Queste fabbriche sono state selezionate per questo studio secondo alcuni criteri che le accomunano e per cui è importante studiarle come un unico gruppo: l’aspetto architettonico simile, la vicinanza geografica e quella temporale e l’attribuzione all’architetto Giorgio Massari, spesso non supportata da fonti documentarie. La storiografia inerente all’architettura veneta settecentesca, dall’Ottocento fino ad oggi, ha considerato raramente queste fabbriche. Esse sono state perlopiù oggetto di ricerca per la valorizzazione del patrimonio locale o nelle pubblicazioni che riguardavano Giorgio Massari. Questo modo di procedere ha impedito di studiare a fondo la natura di questi edifici e ha creato dei pregiudizi nei loro confronti che ancora oggi è difficile eliminare. La presente ricerca si pone l’obiettivo di far luce sul cono d’ombra che ha oscurato questa parte di produzione architettonica della Terraferma. A questo scopo sono stati approfonditi due aspetti: l’analisi delle fabbriche dal punto di vista architettonico e l’approfondimento del contesto storico e culturale che le ha prodotte. L’aspetto delle undici chiese è stato preso in esame attraverso alcuni temi trasversali in modo da confrontare tutte le possibilità presenti in questi edifici. L’impianto, gli elementi interni e l’aspetto della facciata sono le categorie utili a questo scopo. Per quanto riguarda il contesto storico, l’indagine è il frutto della ricerca in archivio e nella bibliografia che arricchisce i numerosi contesti oggetto di questa ricerca.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14247/9339