La filosofia della religione di Hegel si concentra sulla fondamentale rivoluzione introdotta dal Cristianesimo nella storia dell'Occidente. Nello svelamento dello Spirito a se stesso, infatti, la religione cristiana rappresenta il momento di effettiva "rivelazione": le vicende della vita di Cristo così come tramandate dalle Scritture costituiscono il nucleo di quella verità dialettica che sarà poi esposta in forma concettuale dalla filosofia. L'umano e il divino coincidono e il Cristianesimo quanto la logica manifestano questa verità ultima secondo le loro diverse modalità: rappresentazione da una parte, concetto dall'altra. Nel passaggio che avviene necessariamente tra le due, tuttavia, la forma rappresentativa della religione subirà ciò che abbiamo definito una "secolarizzazione", poiché i caratteri sensibili e positivi delle sue narrazioni lasceranno il posto alla chiara trasparenza della "scienza rigorosa". Mostreremo poi come, oltre alla forma, anche il contenuto essenziale di tale verità verrà investito dal cambiamento: l'identità tra umano e divino è davvero interpretabile in senso esclusivamente teologico come autologia divina o è l'uomo a risultare infine l'attore protagonista del movimento? Su questo assunto si distingueranno le diverse interpretazioni della teologia di Hegel: la destra hegeliana sosterrà una lettura più teologica e conservatrice, basata su una sostanziale identità di contenuto tra religione e filosofia; la sinistra, invece, si caratterizzerà per un'impostazione atea e rivoluzionaria che registrerà il cambiamento a livello sia formale sia contenutistico. L'intenzione della tesi sarà quella di specificare prima di tutto una via di mezzo tra le due posizioni, che chiameremo teologia della "Offenbarung", e in seguito di sostenere le ragioni della sinistra per indirizzare la filosofia di Hegel verso un umanismo razionale, risultato di quel concetto di immanenza divina nell'umano che abbiamo presentato come la svolta antropologica della riflessione hegeliana sulla religione. Allo stesso tempo verranno criticate le opinioni della stessa sinistra in un tentativo di rivalutazione dei sensi e della natura finita dall'interno dell'idealismo hegeliano, e quindi a partire dal concetto di verità assoluta distrutto in seguito dall'ateismo feuerbachiano. L'obiettivo finale sarà quello di presentare una posizione in cui il Cristianesimo sia superato e integrato nella filosofia senza le violenze razionalistiche dell'Illuminismo, dando prova di un'avvenuta secolarizzazione all'interno dell'opera di Hegel che merita oggi di essere interpretata come una completa riconsiderazione dell'essere umano a livello ontologico e morale.
Hegel e il Dio dei filosofi: sviluppo di un umanismo razionale all'interno della secolarizzazione hegeliana del Cristianesimo
Barnaba, Martina
2018/2019
Abstract
La filosofia della religione di Hegel si concentra sulla fondamentale rivoluzione introdotta dal Cristianesimo nella storia dell'Occidente. Nello svelamento dello Spirito a se stesso, infatti, la religione cristiana rappresenta il momento di effettiva "rivelazione": le vicende della vita di Cristo così come tramandate dalle Scritture costituiscono il nucleo di quella verità dialettica che sarà poi esposta in forma concettuale dalla filosofia. L'umano e il divino coincidono e il Cristianesimo quanto la logica manifestano questa verità ultima secondo le loro diverse modalità: rappresentazione da una parte, concetto dall'altra. Nel passaggio che avviene necessariamente tra le due, tuttavia, la forma rappresentativa della religione subirà ciò che abbiamo definito una "secolarizzazione", poiché i caratteri sensibili e positivi delle sue narrazioni lasceranno il posto alla chiara trasparenza della "scienza rigorosa". Mostreremo poi come, oltre alla forma, anche il contenuto essenziale di tale verità verrà investito dal cambiamento: l'identità tra umano e divino è davvero interpretabile in senso esclusivamente teologico come autologia divina o è l'uomo a risultare infine l'attore protagonista del movimento? Su questo assunto si distingueranno le diverse interpretazioni della teologia di Hegel: la destra hegeliana sosterrà una lettura più teologica e conservatrice, basata su una sostanziale identità di contenuto tra religione e filosofia; la sinistra, invece, si caratterizzerà per un'impostazione atea e rivoluzionaria che registrerà il cambiamento a livello sia formale sia contenutistico. L'intenzione della tesi sarà quella di specificare prima di tutto una via di mezzo tra le due posizioni, che chiameremo teologia della "Offenbarung", e in seguito di sostenere le ragioni della sinistra per indirizzare la filosofia di Hegel verso un umanismo razionale, risultato di quel concetto di immanenza divina nell'umano che abbiamo presentato come la svolta antropologica della riflessione hegeliana sulla religione. Allo stesso tempo verranno criticate le opinioni della stessa sinistra in un tentativo di rivalutazione dei sensi e della natura finita dall'interno dell'idealismo hegeliano, e quindi a partire dal concetto di verità assoluta distrutto in seguito dall'ateismo feuerbachiano. L'obiettivo finale sarà quello di presentare una posizione in cui il Cristianesimo sia superato e integrato nella filosofia senza le violenze razionalistiche dell'Illuminismo, dando prova di un'avvenuta secolarizzazione all'interno dell'opera di Hegel che merita oggi di essere interpretata come una completa riconsiderazione dell'essere umano a livello ontologico e morale.File | Dimensione | Formato | |
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