Il lavoro di ricerca intende ricostruire la vita di Olga Blumenthal, professoressa di origine ebraica che insegnò lingua e letteratura tedesca a Ca’ Foscari, dal 1919 al 1937. Una pietra d'inciampo di fronte al portale dell'Università la ricorda come vittima della Shoah: Olga Blumenthal morì a Ravensbrük, in un giorno imprecisato, all’inizio del 1945. La documentazione che è stato possibile reperire ha permesso di ricostruire, anche se non integralmente, alcuni aspetti e periodi della sua vita, dalla storia della sua famiglia d’origine quando nel 1820 i nonni paterni arrivarono a Venezia dalla Baviera, seguendo poi i Blumenthal nel loro processo di emancipazione e di integrazione a pieno titolo nell’élite della città già nel corso della generazione successiva, sullo sfondo degli eventi della grande storia, dall’entrata di Venezia nella sfera d’influenza asburgica, alle temperie risorgimentali, all’ingresso del Lombardo -Veneto nel Regno d’Italia. In questo privilegiato contesto familiare, la figura di Olga acquista spessore non solo come insegnante e intellettuale ma anche come donna segnata dalla condizione femminile del suo tempo e del suo censo, dalla religione ebraica che ripudiò nella maturità e come moglie dell’eclettico professor Gilberto Secrétant, fino a quando gli effetti del fascismo e della dominazione tedesca la strapparono dalla sua casa e dalla sua città, portandola a morire già forse durante il viaggio verso il lager.

Olga Blumenthal (1873-1945) Storie di una famiglia e di una vita

Peatini, Emilia
2020/2021

Abstract

Il lavoro di ricerca intende ricostruire la vita di Olga Blumenthal, professoressa di origine ebraica che insegnò lingua e letteratura tedesca a Ca’ Foscari, dal 1919 al 1937. Una pietra d'inciampo di fronte al portale dell'Università la ricorda come vittima della Shoah: Olga Blumenthal morì a Ravensbrük, in un giorno imprecisato, all’inizio del 1945. La documentazione che è stato possibile reperire ha permesso di ricostruire, anche se non integralmente, alcuni aspetti e periodi della sua vita, dalla storia della sua famiglia d’origine quando nel 1820 i nonni paterni arrivarono a Venezia dalla Baviera, seguendo poi i Blumenthal nel loro processo di emancipazione e di integrazione a pieno titolo nell’élite della città già nel corso della generazione successiva, sullo sfondo degli eventi della grande storia, dall’entrata di Venezia nella sfera d’influenza asburgica, alle temperie risorgimentali, all’ingresso del Lombardo -Veneto nel Regno d’Italia. In questo privilegiato contesto familiare, la figura di Olga acquista spessore non solo come insegnante e intellettuale ma anche come donna segnata dalla condizione femminile del suo tempo e del suo censo, dalla religione ebraica che ripudiò nella maturità e come moglie dell’eclettico professor Gilberto Secrétant, fino a quando gli effetti del fascismo e della dominazione tedesca la strapparono dalla sua casa e dalla sua città, portandola a morire già forse durante il viaggio verso il lager.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14247/8534