Con la presente tesi vorrei volgere l’attenzione dei lettori sulla piaga del razzismo negli U. S. A., quello che coinvolge, soprattutto, la comunità afro-americana e sul percorso che il singolo e la società dovranno compiere per poter realizzare quell’ideale di società inter/transculturale, dove vige il paradigma della complessità. Dunque, è, innanzitutto, importante partire dal confutare il concetto di razza, il quale non ha alcun fondamento scientifico, ma è una costruzione del tutto sociale che negli ultimi secoli ha giustificato e occultato gli interessi economici, politici e sociali dei coloni europei a scapito dei popoli africani. La presunta inferiorità di questi ultimi sul piano cognitivo, morale ed estetico, dunque, è frutto di pregiudizi che si sono cristallizzati nel tempo al punto da diventare delle vere e proprie abitudini ben radicate nell’immaginario comune. La consapevolezza che il razzismo oggi sia soltanto una mera abitudine dovrà condurre a dei consistenti cambiamenti, in primis, da parte delle istituzioni che hanno legittimato la teoria e la conseguente discriminazione razziale, attraverso le affirmative action, nonché provvedimenti volti a riparare i torti subiti e a compensare l’attuale dislivello su più fronti della comunità nera. Successivamente, toccherà al singolo riconoscersi e riconoscere l’altro per poter costruire una società inter/transculturale in cui le varie culture si compenetrano pur mantenendo la propria identità.
IL RAZZISMO IN AMERICA: UNA COSTRUZIONE SOCIALE FONDATA SULLE ABITUDINI E DESTINATA AD ADOTTARE UN PENSIERO COMPLESSO IN UNA SOCIETÀ INTER/TRANSCULTURALE
Lorusso, Antonella
2020/2021
Abstract
Con la presente tesi vorrei volgere l’attenzione dei lettori sulla piaga del razzismo negli U. S. A., quello che coinvolge, soprattutto, la comunità afro-americana e sul percorso che il singolo e la società dovranno compiere per poter realizzare quell’ideale di società inter/transculturale, dove vige il paradigma della complessità. Dunque, è, innanzitutto, importante partire dal confutare il concetto di razza, il quale non ha alcun fondamento scientifico, ma è una costruzione del tutto sociale che negli ultimi secoli ha giustificato e occultato gli interessi economici, politici e sociali dei coloni europei a scapito dei popoli africani. La presunta inferiorità di questi ultimi sul piano cognitivo, morale ed estetico, dunque, è frutto di pregiudizi che si sono cristallizzati nel tempo al punto da diventare delle vere e proprie abitudini ben radicate nell’immaginario comune. La consapevolezza che il razzismo oggi sia soltanto una mera abitudine dovrà condurre a dei consistenti cambiamenti, in primis, da parte delle istituzioni che hanno legittimato la teoria e la conseguente discriminazione razziale, attraverso le affirmative action, nonché provvedimenti volti a riparare i torti subiti e a compensare l’attuale dislivello su più fronti della comunità nera. Successivamente, toccherà al singolo riconoscersi e riconoscere l’altro per poter costruire una società inter/transculturale in cui le varie culture si compenetrano pur mantenendo la propria identità.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14247/8526