Obiettivo principale della tesi è analizzare una caratteristica precipua del Castello di Rivoli: la convivenza di contemporaneo e antico, nei casi specifici delle stanze in cui grandi artisti hanno dipinto le loro opere direttamente sulle pareti del museo. Questa pratica, in un museo d’arte contemporanea, ha esigenze e caratteristiche diverse rispetto al passato, quando gli artisti venivano chiamati a corte per affrescare le dimore di potenti signori. Da una parte si vuole delineare la fortuna critica che ha avuto l’installazione ambientale e la pratica del Site-specific nel corso del Novecento; dall’altra tramite i concetti di anacronismo e montaggio si cerca di indagare il processo di risignificazione che queste azioni portano con sé in un contesto come il Castello di Rivoli. Infine, attraverso una ricerca su testi critici e materiale d’archivio, si analizzano le singole project room dove gli artisti contemporanei, tra il 1984 e il 2008, hanno lasciato la propria impronta nell’identità del museo.
Installazione ambientale e anacronismo nell’arte contemporanea: la collezione del Castello di Rivoli
Berta, Filippo
2021/2022
Abstract
Obiettivo principale della tesi è analizzare una caratteristica precipua del Castello di Rivoli: la convivenza di contemporaneo e antico, nei casi specifici delle stanze in cui grandi artisti hanno dipinto le loro opere direttamente sulle pareti del museo. Questa pratica, in un museo d’arte contemporanea, ha esigenze e caratteristiche diverse rispetto al passato, quando gli artisti venivano chiamati a corte per affrescare le dimore di potenti signori. Da una parte si vuole delineare la fortuna critica che ha avuto l’installazione ambientale e la pratica del Site-specific nel corso del Novecento; dall’altra tramite i concetti di anacronismo e montaggio si cerca di indagare il processo di risignificazione che queste azioni portano con sé in un contesto come il Castello di Rivoli. Infine, attraverso una ricerca su testi critici e materiale d’archivio, si analizzano le singole project room dove gli artisti contemporanei, tra il 1984 e il 2008, hanno lasciato la propria impronta nell’identità del museo.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14247/8388