Questo elaborato ha come scopo l’analisi del rapporto della Corea del Nord con i media contemporanei. Com’è noto, lo stato nordcoreano è molto riservato e questo suo riserbo ha avuto un forte impatto sullo sviluppo locale dei mezzi di comunicazione. Non solo, l’ideologia del paese risente fortemente dell’influenza sovietica e la propaganda che permea lo stato ha influenzato anche il contenuto stesso dei media. L’obiettivo principale di questo lavoro è di far comprendere al lettore il modo di pensare del governo nordcoreano e come questo riesca a sfruttare i media come mezzo di propaganda politica e culturale per continuare a imporre la propria supremazia. Il primo capitolo consiste di un resoconto sulla situazione in cui si trovava la penisola coreana alla metà del secolo scorso, quando avvenne la divisione ufficiale del territorio in due stati separati. Prosegue con un’introduzione del concetto di media, della sua storia e del suo impatto sulla società. Infine, si concentra sulla fotografia come mezzo di riferimento e la sua applicazione nei mezzi di comunicazione tradizionali e nei social media. Il secondo capitolo presenta il caso nordcoreano, includendo una spiegazione dell’ideologia del paese, di alcune sue caratteristiche e del culto della personalità della famiglia governante. Procede poi con la sezione dedicata ai media presenti in Corea del Nord e come siano condizionati dalla propaganda di un regime totalitario. Il terzo e ultimo capitolo è incentrato su tre casi studio, ovvero sulle esperienze di altrettanti artisti, tutti entrati in contatto con lo stato nordcoreano, dove hanno potuto osservare come il sistema politico presente abbia condizionato la vita dei cittadini. Gli artisti di riferimento sono il pittore di origine nordcoreana Sun Mu, il fotogiornalista americano David Guttenfelder e il fotografo francese Éric Lafforgue.
L’indottrinamento del popolo nordcoreano attraverso i media e la critica degli artisti David Guttenfelder, Éric Lafforgue e Sun Mu
Minetti, Valentina
2021/2022
Abstract
Questo elaborato ha come scopo l’analisi del rapporto della Corea del Nord con i media contemporanei. Com’è noto, lo stato nordcoreano è molto riservato e questo suo riserbo ha avuto un forte impatto sullo sviluppo locale dei mezzi di comunicazione. Non solo, l’ideologia del paese risente fortemente dell’influenza sovietica e la propaganda che permea lo stato ha influenzato anche il contenuto stesso dei media. L’obiettivo principale di questo lavoro è di far comprendere al lettore il modo di pensare del governo nordcoreano e come questo riesca a sfruttare i media come mezzo di propaganda politica e culturale per continuare a imporre la propria supremazia. Il primo capitolo consiste di un resoconto sulla situazione in cui si trovava la penisola coreana alla metà del secolo scorso, quando avvenne la divisione ufficiale del territorio in due stati separati. Prosegue con un’introduzione del concetto di media, della sua storia e del suo impatto sulla società. Infine, si concentra sulla fotografia come mezzo di riferimento e la sua applicazione nei mezzi di comunicazione tradizionali e nei social media. Il secondo capitolo presenta il caso nordcoreano, includendo una spiegazione dell’ideologia del paese, di alcune sue caratteristiche e del culto della personalità della famiglia governante. Procede poi con la sezione dedicata ai media presenti in Corea del Nord e come siano condizionati dalla propaganda di un regime totalitario. Il terzo e ultimo capitolo è incentrato su tre casi studio, ovvero sulle esperienze di altrettanti artisti, tutti entrati in contatto con lo stato nordcoreano, dove hanno potuto osservare come il sistema politico presente abbia condizionato la vita dei cittadini. Gli artisti di riferimento sono il pittore di origine nordcoreana Sun Mu, il fotogiornalista americano David Guttenfelder e il fotografo francese Éric Lafforgue.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14247/7149