In epoca postmoderna il sistema dell’arte si è affermato come sistema economico che legittima l’arte visiva ad essere accettata come prodotto di massa, come bene di consumo. I musei giocano un ruolo importante in questa concezione e per quanto i loro funzionari possano essere visionari e innovativi agiscono pur sempre nel e per il sistema. Thomas Krens, direttore della Fondazione Solomon R. Guggenheim di New York dal 1988 al 2008, è un esempio emblematico in questo senso. Come “mercante nel tempio” è metafora di un periodo storico in cui il museo viene gestito e considerato al pari di un’azienda. Questo elaborato analizza la strategia attuata Krens, sotto la cui direzione il Guggenheim ha aperto numerose filiali in luoghi economicamente strategici, e la sua ambizione di fare del museo un brand globale rimasta parzialmente incompiuta. Il suo lavoro è considerato in rapporto al sistema dell’arte contemporanea americano, che, a partire dalla scelta di favorire le donazioni private invece del sostegno statale, si configura come modello caratterizzato da una gestione innovativa e apparentemente più indipendente.
La gestione museale in epoca postmoderna: Thomas Krens e il caso Guggenheim
Cirimbilli, Giulia
2021/2022
Abstract
In epoca postmoderna il sistema dell’arte si è affermato come sistema economico che legittima l’arte visiva ad essere accettata come prodotto di massa, come bene di consumo. I musei giocano un ruolo importante in questa concezione e per quanto i loro funzionari possano essere visionari e innovativi agiscono pur sempre nel e per il sistema. Thomas Krens, direttore della Fondazione Solomon R. Guggenheim di New York dal 1988 al 2008, è un esempio emblematico in questo senso. Come “mercante nel tempio” è metafora di un periodo storico in cui il museo viene gestito e considerato al pari di un’azienda. Questo elaborato analizza la strategia attuata Krens, sotto la cui direzione il Guggenheim ha aperto numerose filiali in luoghi economicamente strategici, e la sua ambizione di fare del museo un brand globale rimasta parzialmente incompiuta. Il suo lavoro è considerato in rapporto al sistema dell’arte contemporanea americano, che, a partire dalla scelta di favorire le donazioni private invece del sostegno statale, si configura come modello caratterizzato da una gestione innovativa e apparentemente più indipendente.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14247/7004