Questo elaborato nasce dall’opportunità di fornire uno strumento di comprensione ed applicazione efficiente delle normative europee sul tema food-security in campo di molluschicoltura, <<Regulation (EU) 2015/2285>>. Alla luce di questo obiettivo, viene analizzata la probabilità che diversi siti di molluschicoltura nel nord Adriatico siano interessati da fenomeni di contaminazione batterica fecale a seguito di eventi estremi, quali intense precipitazioni e piene fluviali. Sono implementate le tecnologie di telerilevamento per estrapolare variabili ambientali in grado di caratterizzare e distinguere masse d’acqua in relazione alla loro provenienza: materia sospesa totale, temperatura superficiale dell'acqua e clorofilla. In particolare, vengono utilizzati i dati ricavati dal satellite NASA Landsat-8, confrontati con rianalisi fornite dal centro di monitoraggio europeo Copernicus, all’interno dell’ambiente di elaborazione dati di Google Earth Engine Code. I fenomeni per cui persistono le condizioni ambientali favorevoli al trasporto ed alla proliferazione batterica sono utilizzati per definire i tempi di permanenza batterica, stimati tramite un modello primario di crescita microbica. Le variabili discriminanti e gli eventi estremi sono analizzati nel periodo di disponibilità dei prodotti Landsat-8, da Marzo 2013 a Settembre 2019. Vengono in fine tratte conclusioni riguardo la tracciabilità di questi fenomeni ed i possibili sviluppi di segnali di early-warning.

Implementing Remote Sensing technologies to assess the risk of faecal bacteria contamination in the northern Adriatic shellfish-farms

Andreoletti, Mattia
2019/2020

Abstract

Questo elaborato nasce dall’opportunità di fornire uno strumento di comprensione ed applicazione efficiente delle normative europee sul tema food-security in campo di molluschicoltura, <>. Alla luce di questo obiettivo, viene analizzata la probabilità che diversi siti di molluschicoltura nel nord Adriatico siano interessati da fenomeni di contaminazione batterica fecale a seguito di eventi estremi, quali intense precipitazioni e piene fluviali. Sono implementate le tecnologie di telerilevamento per estrapolare variabili ambientali in grado di caratterizzare e distinguere masse d’acqua in relazione alla loro provenienza: materia sospesa totale, temperatura superficiale dell'acqua e clorofilla. In particolare, vengono utilizzati i dati ricavati dal satellite NASA Landsat-8, confrontati con rianalisi fornite dal centro di monitoraggio europeo Copernicus, all’interno dell’ambiente di elaborazione dati di Google Earth Engine Code. I fenomeni per cui persistono le condizioni ambientali favorevoli al trasporto ed alla proliferazione batterica sono utilizzati per definire i tempi di permanenza batterica, stimati tramite un modello primario di crescita microbica. Le variabili discriminanti e gli eventi estremi sono analizzati nel periodo di disponibilità dei prodotti Landsat-8, da Marzo 2013 a Settembre 2019. Vengono in fine tratte conclusioni riguardo la tracciabilità di questi fenomeni ed i possibili sviluppi di segnali di early-warning.
2019-10-21
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