La tesi affronta il tema della fotografia off-camera, ovvero realizzata senza l'ausilio di una macchina fotografica. Dall'anno della sua nascita la fotografia ha saputo esplorare con curiosità scientifica e artistica le potenzialità della luce e dei materiali fotosensibili. La fotografia off-camera ha permesso ad artisti e scienziati dall'Ottocento a oggi di ampliare la propria ricerca in direzioni inedite permettendo alla luce stessa di lasciare il proprio segno sulla carta. L'elaborato si sofferma sulle sperimentazioni off-camera da fine Ottocento alle Avanguardie, da metà Novecento alla contemporaneità. Partendo dalla luce e da materiali fotosensibili, i fotografi hanno saputo, col tempo, ampliare le sperimentazioni off-camera sfruttando la fotografia a colori, le nuove tecnologie e i fenomeni naturali e scientifici. Più di ogni altra forma d'arte, la fotografia senza macchina fotografica allaccia uno stretto legame con la materia e il tempo presenti i quali, disegnando se stessi, creano un immaginario al contempo onirico e concreto. La tesi si conclude presentando le ricerche dei più noti e influenti fotografi italiani che si occupano di cameraless photography, effettuando un parallelismo con i progetti internazionali descritti nei capitoli precedenti. La fotografia off-camera è uno strumento purtroppo poco conosciuto, ma che ha saputo offrire un importante contributo alla fotografia e alla scienza, nonché un decisivo ampliamento delle possibilità artistiche.

La fotografia off-camera

Valfrè Di Bonzo, Marina
2018/2019

Abstract

La tesi affronta il tema della fotografia off-camera, ovvero realizzata senza l'ausilio di una macchina fotografica. Dall'anno della sua nascita la fotografia ha saputo esplorare con curiosità scientifica e artistica le potenzialità della luce e dei materiali fotosensibili. La fotografia off-camera ha permesso ad artisti e scienziati dall'Ottocento a oggi di ampliare la propria ricerca in direzioni inedite permettendo alla luce stessa di lasciare il proprio segno sulla carta. L'elaborato si sofferma sulle sperimentazioni off-camera da fine Ottocento alle Avanguardie, da metà Novecento alla contemporaneità. Partendo dalla luce e da materiali fotosensibili, i fotografi hanno saputo, col tempo, ampliare le sperimentazioni off-camera sfruttando la fotografia a colori, le nuove tecnologie e i fenomeni naturali e scientifici. Più di ogni altra forma d'arte, la fotografia senza macchina fotografica allaccia uno stretto legame con la materia e il tempo presenti i quali, disegnando se stessi, creano un immaginario al contempo onirico e concreto. La tesi si conclude presentando le ricerche dei più noti e influenti fotografi italiani che si occupano di cameraless photography, effettuando un parallelismo con i progetti internazionali descritti nei capitoli precedenti. La fotografia off-camera è uno strumento purtroppo poco conosciuto, ma che ha saputo offrire un importante contributo alla fotografia e alla scienza, nonché un decisivo ampliamento delle possibilità artistiche.
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