Le ricerche dimostrano che gli studenti con diagnosi di DSA e BiLS incontrano difficoltà nell’apprendimento della lingua straniera nel contesto scolastico (Carpanese et al., 2021, Dalosio, 2015). In particolare, lo studio di Carpanese et al. (2021) afferma che gli studenti con DSA manifestano spesso difficoltà più marcate rispetto a quando imparano una lingua attraverso l’immersione naturale. La questione diventa più complessa perché entrano in campo moltissime variabili come, ad esempio, il metodo d’insegnamento usato dall’insegnante, i tipi di esercizi proposti, la scarsità dell’esposizione alla lingua, ecc. È necessario, quindi, utilizzare specifiche metodologie didattiche (Carpanese et al., 2021). Ancora, secondo le ricerche di Dalosio (2015), gli studenti con Bisogni Linguistici speciali presentano limitazioni nelle aree del linguaggio, della comunicazione e dell’apprendimento che rendono difficile il percorso scolastico nell’area dell’educazione linguistica. Il progressivo aumento dei casi di alunni con DSA all’interno delle classi, infatti, ha portato a un crescente interesse per gli studi su dislessia e apprendimenti linguistici sia in ambito italiano che internazionale (Schneider, E., Crombie, M., 2003, Caon, F., Melero Rodriguez, C.A., Brichese, A., 2020). Il seguente elaborato ha l’obiettivo di indagare quali sono le metodologie didattiche più efficaci per promuovere l’apprendimento di una lingua straniera in studenti con diagnosi di DSA o BiLS. Il primo capitolo si focalizza su che cosa voglia dire apprendere una lingua, mentre i seguenti due descrivono le caratteristiche chiave degli studenti con DSA e BiLS e le conseguenti possibili difficoltà che riscontrano nell’apprendimento di una lingua straniera. Presentano, inoltre, alcune nuove tecniche inclusive per l’insegnamento di una lingua straniera in classi eterogenee. L’ultimo capitolo si focalizza sui risultati di un questionario somministrato ad insegnanti della scuola primaria e secondaria di primo e secondo grado all’interno della regione Veneto, volto a indagare la loro percezione di efficacia di tali strategie.
Promuovere l’inclusione di studenti con Disturbi Specifici dell’Apprendimento (DSA) e Bisogni Linguistici Specifici (BiLS) all’interno delle classi di lingua (L2, LS) attraverso nuove metodologie didattiche
Facci, Angela
2023/2024
Abstract
Le ricerche dimostrano che gli studenti con diagnosi di DSA e BiLS incontrano difficoltà nell’apprendimento della lingua straniera nel contesto scolastico (Carpanese et al., 2021, Dalosio, 2015). In particolare, lo studio di Carpanese et al. (2021) afferma che gli studenti con DSA manifestano spesso difficoltà più marcate rispetto a quando imparano una lingua attraverso l’immersione naturale. La questione diventa più complessa perché entrano in campo moltissime variabili come, ad esempio, il metodo d’insegnamento usato dall’insegnante, i tipi di esercizi proposti, la scarsità dell’esposizione alla lingua, ecc. È necessario, quindi, utilizzare specifiche metodologie didattiche (Carpanese et al., 2021). Ancora, secondo le ricerche di Dalosio (2015), gli studenti con Bisogni Linguistici speciali presentano limitazioni nelle aree del linguaggio, della comunicazione e dell’apprendimento che rendono difficile il percorso scolastico nell’area dell’educazione linguistica. Il progressivo aumento dei casi di alunni con DSA all’interno delle classi, infatti, ha portato a un crescente interesse per gli studi su dislessia e apprendimenti linguistici sia in ambito italiano che internazionale (Schneider, E., Crombie, M., 2003, Caon, F., Melero Rodriguez, C.A., Brichese, A., 2020). Il seguente elaborato ha l’obiettivo di indagare quali sono le metodologie didattiche più efficaci per promuovere l’apprendimento di una lingua straniera in studenti con diagnosi di DSA o BiLS. Il primo capitolo si focalizza su che cosa voglia dire apprendere una lingua, mentre i seguenti due descrivono le caratteristiche chiave degli studenti con DSA e BiLS e le conseguenti possibili difficoltà che riscontrano nell’apprendimento di una lingua straniera. Presentano, inoltre, alcune nuove tecniche inclusive per l’insegnamento di una lingua straniera in classi eterogenee. L’ultimo capitolo si focalizza sui risultati di un questionario somministrato ad insegnanti della scuola primaria e secondaria di primo e secondo grado all’interno della regione Veneto, volto a indagare la loro percezione di efficacia di tali strategie.File | Dimensione | Formato | |
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