L’elaborato approfondisce la committenza dei dipinti che nel ‘500 decoravano la scomparsa chiesa di Santa Croce di Belluno. Sede di un’influente confraternita di battuti, l’edificio conteneva cinque altari con pale di pittori locali e un ciclo di dieci tele di soggetto cristologico, opera di artisti quali Domenico Tintoretto, Carlo Caliari e Palma il Giovane. È ipotizzabile che quest’ultime, evidentemente differenti per concezione dalle pale, non siano state commissionate dai membri della fraterna, in prevalenza artigiani di medio-basso livello privi di una elevata formazione culturale, quanto piuttosto dai vescovi Giulio Contarini e Giovanni Battista Valier. Nel 1580 essi istituirono all’interno degli spazi chiesastici la Scuola della Dottrina Cristiana con lo scopo di impartire ai fanciulli un’educazione conforme ai precetti della Chiesa riformata. Essendo le immagini strumento per fissare più saldamente tali nozioni, precise soluzioni formali dovevano essere adottate nella loro costruzione, al fine di instaurare un rapporto di empatia con l’osservatore. In assenza di figure locali in grado di soddisfare tali esigenze, il vescovo si rivolse alla più aggiornata Venezia. Domenico Tintoretto, che assieme al padre aveva lavorato alla Madonna dell’Orto e alla cappella Contarini, dovette sembrare una delle figure più appropriate a ricoprire tale incarico.
La chiesa di Santa Croce nel Cinquecento: vicende di una committenza artistica tra Belluno e Venezia
Candeago, Arianna
2016/2017
Abstract
L’elaborato approfondisce la committenza dei dipinti che nel ‘500 decoravano la scomparsa chiesa di Santa Croce di Belluno. Sede di un’influente confraternita di battuti, l’edificio conteneva cinque altari con pale di pittori locali e un ciclo di dieci tele di soggetto cristologico, opera di artisti quali Domenico Tintoretto, Carlo Caliari e Palma il Giovane. È ipotizzabile che quest’ultime, evidentemente differenti per concezione dalle pale, non siano state commissionate dai membri della fraterna, in prevalenza artigiani di medio-basso livello privi di una elevata formazione culturale, quanto piuttosto dai vescovi Giulio Contarini e Giovanni Battista Valier. Nel 1580 essi istituirono all’interno degli spazi chiesastici la Scuola della Dottrina Cristiana con lo scopo di impartire ai fanciulli un’educazione conforme ai precetti della Chiesa riformata. Essendo le immagini strumento per fissare più saldamente tali nozioni, precise soluzioni formali dovevano essere adottate nella loro costruzione, al fine di instaurare un rapporto di empatia con l’osservatore. In assenza di figure locali in grado di soddisfare tali esigenze, il vescovo si rivolse alla più aggiornata Venezia. Domenico Tintoretto, che assieme al padre aveva lavorato alla Madonna dell’Orto e alla cappella Contarini, dovette sembrare una delle figure più appropriate a ricoprire tale incarico.File | Dimensione | Formato | |
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