A quarant'anni dalla pubblicazione del primo romanzo - e al termine di una lunga carriera editoriale - Calvino dedica uno dei suoi ultimi interventi alla difesa delle ragioni della leggerezza in letteratura, senza tuttavia sottrarsi a quelle del peso. Il riferimento è chiaramente alla prima delle Lezioni americane, preziosa summa della poetica di uno degli autori più studiati del nostro Novecento. L'opposizione leggerezza-peso è uno dei fili da cui muove il presente lavoro, che percorre una parte della produzione narrativa e saggistica di Calvino. La fase di intensa sperimentazione formale e tematica che si apre a partire dagli anni Sessanta viene letta alla luce della progressiva dissoluzione della forma romanzo, dello sfilacciarsi dei confini e dei modi del racconto, dell'attenzione al ruolo del lettore nel farsi della storia. L'adesione al gruppo dell'Oulipo, il periodo parigino e un interesse sempre più vivo per la nuova generazione di scrittori sudamericani (dopo Borges) sono elementi che aprono a uno studio comparato tra Calvino e Cortázar: in questa sede si indagheranno alcuni tratti che avvicinano l'opera dell'argentino, accostata dalla critica perlopiù al surrealismo, alle istanze calviniane riconducibili alla letteratura potenziale.
Senza temere il vento e la vertigine. Viaggio nella scrittura-caleidoscopio di Calvino e Cortázar.
Benedetti, Virginia
2020/2021
Abstract
A quarant'anni dalla pubblicazione del primo romanzo - e al termine di una lunga carriera editoriale - Calvino dedica uno dei suoi ultimi interventi alla difesa delle ragioni della leggerezza in letteratura, senza tuttavia sottrarsi a quelle del peso. Il riferimento è chiaramente alla prima delle Lezioni americane, preziosa summa della poetica di uno degli autori più studiati del nostro Novecento. L'opposizione leggerezza-peso è uno dei fili da cui muove il presente lavoro, che percorre una parte della produzione narrativa e saggistica di Calvino. La fase di intensa sperimentazione formale e tematica che si apre a partire dagli anni Sessanta viene letta alla luce della progressiva dissoluzione della forma romanzo, dello sfilacciarsi dei confini e dei modi del racconto, dell'attenzione al ruolo del lettore nel farsi della storia. L'adesione al gruppo dell'Oulipo, il periodo parigino e un interesse sempre più vivo per la nuova generazione di scrittori sudamericani (dopo Borges) sono elementi che aprono a uno studio comparato tra Calvino e Cortázar: in questa sede si indagheranno alcuni tratti che avvicinano l'opera dell'argentino, accostata dalla critica perlopiù al surrealismo, alle istanze calviniane riconducibili alla letteratura potenziale.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14247/6469