Tale ricerca si inserirà nel campo degli studi sulle migrazioni. Dopo una rassegna della letteratura che illustrerà le differenti prospettive dalle quali osservare e fare ricerca sulle espressioni artistiche delle collettività immigrate (arte come identità, attivismo politico, riconoscimento, interazione sociale) passeremo alla presentazione di due studi di caso. I casi scelti riguarderanno due progetti musicali corali sviluppatisi in due contesti differenti, uno montano e rurale (Coro Moro, Valli di Lanzo TO) e l’altro urbano e industriale (Coro Voci dal Mondo, Mestre VE), che hanno visto il coinvolgimento di residenti locali italiani, stranieri e richiedenti asilo. Ripercorrendone la storia e lo sviluppo attraverso interviste dialogiche rivolte ai protagonisti di tali progetti ed esperienze, l’obiettivo sarà quello di illustrare come l’arte e la musica possano rappresentare risorse per progettualità che vadano oltre l’estetica e l’intrattenimento; divenendo potenziali percorsi per il reciproco riconoscimento tra collettività immigrate e società d’arrivo, per la comunicazione di istanze al di fuori delle arene politiche formali e per l’inclusione sociale declinata in tutte le sue dimensioni, linguistica, lavorativa, relazionale. Le espressioni artistiche e la musica quali possibili laboratori di trasformazione sociale nelle società di immigrazione.
Coro Moro e Coro Voci dal Mondo: storie di musica negli studi sulle migrazioni
Haddad, Luca
2020/2021
Abstract
Tale ricerca si inserirà nel campo degli studi sulle migrazioni. Dopo una rassegna della letteratura che illustrerà le differenti prospettive dalle quali osservare e fare ricerca sulle espressioni artistiche delle collettività immigrate (arte come identità, attivismo politico, riconoscimento, interazione sociale) passeremo alla presentazione di due studi di caso. I casi scelti riguarderanno due progetti musicali corali sviluppatisi in due contesti differenti, uno montano e rurale (Coro Moro, Valli di Lanzo TO) e l’altro urbano e industriale (Coro Voci dal Mondo, Mestre VE), che hanno visto il coinvolgimento di residenti locali italiani, stranieri e richiedenti asilo. Ripercorrendone la storia e lo sviluppo attraverso interviste dialogiche rivolte ai protagonisti di tali progetti ed esperienze, l’obiettivo sarà quello di illustrare come l’arte e la musica possano rappresentare risorse per progettualità che vadano oltre l’estetica e l’intrattenimento; divenendo potenziali percorsi per il reciproco riconoscimento tra collettività immigrate e società d’arrivo, per la comunicazione di istanze al di fuori delle arene politiche formali e per l’inclusione sociale declinata in tutte le sue dimensioni, linguistica, lavorativa, relazionale. Le espressioni artistiche e la musica quali possibili laboratori di trasformazione sociale nelle società di immigrazione.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14247/6307