Il mausoleo di Silivrikapi costituisce un'eccezionale testimonianza tardoantica poiché si tratta dell’unica camera sepolcrale nota a Costantinopoli corredata di rilievi e pitture. La struttura, situata tra le due mura della fortificazione teodosiana della città, subì sin dal momento della sua scoperta numerosi danni, con la conseguente perdita di preziosi dati archeologici, compresa la decorazione parietale e il deterioramento dei rilievi. L’obiettivo di questa tesi è stato dunque quello di raccogliere tutte le informazioni al momento disponibili sulla camera sepolcrale e tentare di offrire una panoramica il più completa possibile, sia sulle interpretazioni proposte dagli studiosi, sia sul contesto in cui si inserì la sua erezione. La ricerca è stata basata innanzitutto sul sopralluogo dell’area e sui resoconti di J.G. Deckers e Ü. Serdaroğlu, che offrono i dati relativi ai primi anni dopo la scoperta, per poi estendersi al resto della bibliografia inerente non solo al monumento, ma anche alle indagini riguardanti l’area suburbana di Costantinopoli e i relativi spazi sepolcrali. L’uso delle fonti è stato limitato alla ricerca di riferimenti sulla struttura e soprattutto di elementi a favore dell’ipotesi che considera il mausoleo come il luogo in cui si venerarono le spoglie di un santo.

Il Mausoleo di Silivrikapi. Considerazioni e ipotesi su una testimonianza di V secolo

Lattanzio, Giada
2020/2021

Abstract

Il mausoleo di Silivrikapi costituisce un'eccezionale testimonianza tardoantica poiché si tratta dell’unica camera sepolcrale nota a Costantinopoli corredata di rilievi e pitture. La struttura, situata tra le due mura della fortificazione teodosiana della città, subì sin dal momento della sua scoperta numerosi danni, con la conseguente perdita di preziosi dati archeologici, compresa la decorazione parietale e il deterioramento dei rilievi. L’obiettivo di questa tesi è stato dunque quello di raccogliere tutte le informazioni al momento disponibili sulla camera sepolcrale e tentare di offrire una panoramica il più completa possibile, sia sulle interpretazioni proposte dagli studiosi, sia sul contesto in cui si inserì la sua erezione. La ricerca è stata basata innanzitutto sul sopralluogo dell’area e sui resoconti di J.G. Deckers e Ü. Serdaroğlu, che offrono i dati relativi ai primi anni dopo la scoperta, per poi estendersi al resto della bibliografia inerente non solo al monumento, ma anche alle indagini riguardanti l’area suburbana di Costantinopoli e i relativi spazi sepolcrali. L’uso delle fonti è stato limitato alla ricerca di riferimenti sulla struttura e soprattutto di elementi a favore dell’ipotesi che considera il mausoleo come il luogo in cui si venerarono le spoglie di un santo.
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