La tesi prende in esame la ‘Vita di Marcantonio Bolognese e d’altri intagliatori di stampe’ nella quarta edizione vasariana pubblicata tra il 1759 e il 1760 da Giovanni Gaetano Bottari. In un capitolo introduttivo si presenta la figura di Bottari, il suo ruolo nel panorama artistico del Settecento, con attenzione all’attività nel settore della grafica e alla sua concezione del mezzo incisorio; si introducono poi i caratteri generali dell’edizione, rispetto anche alle precedenti. Partendo dalle note di commento alla ‘Vita di Marcantonio’, si è ricostruito il pensiero critico dell’editore sugli incisori menzionati da Vasari. Partendo dalla nascita della stampa e dai primi intagliatori tedeschi, si sono poi considerati gli incisori raffaelleschi, primo fra tutti Marcantonio Raimondi, argomento che ha destato maggiormente l’attenzione dell’editore, per il quale è stato fondamentale un confronto continuo con le note dell’editore nella Vita di Raffaello; altrettanto significativo è stata l’analisi di note in altre Vite per ricostruire il commento sugli incisori menzionati da Vasari nelle pagine conclusive, in particolare sugli incisori fiamminghi e tedeschi, per l’identificazione dei quali l’edizione di Bottari risulta essere un primo studio critico fondamentale.
La Vita di Marcantonio Bolognese e d’altri intagliatori di stampe nell’edizione vasariana di Giovanni Gaetano Bottari 1759-1760
Toso, Francesca
2020/2021
Abstract
La tesi prende in esame la ‘Vita di Marcantonio Bolognese e d’altri intagliatori di stampe’ nella quarta edizione vasariana pubblicata tra il 1759 e il 1760 da Giovanni Gaetano Bottari. In un capitolo introduttivo si presenta la figura di Bottari, il suo ruolo nel panorama artistico del Settecento, con attenzione all’attività nel settore della grafica e alla sua concezione del mezzo incisorio; si introducono poi i caratteri generali dell’edizione, rispetto anche alle precedenti. Partendo dalle note di commento alla ‘Vita di Marcantonio’, si è ricostruito il pensiero critico dell’editore sugli incisori menzionati da Vasari. Partendo dalla nascita della stampa e dai primi intagliatori tedeschi, si sono poi considerati gli incisori raffaelleschi, primo fra tutti Marcantonio Raimondi, argomento che ha destato maggiormente l’attenzione dell’editore, per il quale è stato fondamentale un confronto continuo con le note dell’editore nella Vita di Raffaello; altrettanto significativo è stata l’analisi di note in altre Vite per ricostruire il commento sugli incisori menzionati da Vasari nelle pagine conclusive, in particolare sugli incisori fiamminghi e tedeschi, per l’identificazione dei quali l’edizione di Bottari risulta essere un primo studio critico fondamentale.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14247/6266