Guido Ceronetti indaga il Tragico nelle sue molteplici manifestazioni. Percorre la scia insanguinata del Male che segna il Novecento tessendo un filo rosso conduttore che possa disvelare il nascosto. Tra efferati omicidi, stragi che hanno segnato la cronaca del secolo, le grandi guerre e l’atomica su Hiroshima, passando attraverso il dramma ambientale dell’inquinamento e della sfrenata moltiplicazione della potenza produttiva, l’autore insegue una risposta che sa di non poter abbracciare, che tuttavia illumina di riflesso il fulcro dell’indagine: il persistente dubbio sul rapporto tra Uomo e Luce, tra Uomo e Tenebra. Il dubbio si rinnova continuamente e Ceronetti non può che affidare alla Parola – dalle colonne dei giornali, dalle pagine critiche, dalle traduzioni latine e veterotestamentarie, dai versi poetici – il compito di incidere la superficie e scavare nel profondo. La Parola affilata ispeziona il corpo di un’umanità malata e decrepita che ha rinunciato da un lato al sacro, dall’altro alla compassione, a favore di una sfrenata corsa al progresso che non può che disumanizzare, nascondendo il Male che, dall'ombra, agisce con virulenza moltiplicata.
Pensare il Tragico. Tenebra e Luce in Guido Ceronetti
Felice, Michele
2020/2021
Abstract
Guido Ceronetti indaga il Tragico nelle sue molteplici manifestazioni. Percorre la scia insanguinata del Male che segna il Novecento tessendo un filo rosso conduttore che possa disvelare il nascosto. Tra efferati omicidi, stragi che hanno segnato la cronaca del secolo, le grandi guerre e l’atomica su Hiroshima, passando attraverso il dramma ambientale dell’inquinamento e della sfrenata moltiplicazione della potenza produttiva, l’autore insegue una risposta che sa di non poter abbracciare, che tuttavia illumina di riflesso il fulcro dell’indagine: il persistente dubbio sul rapporto tra Uomo e Luce, tra Uomo e Tenebra. Il dubbio si rinnova continuamente e Ceronetti non può che affidare alla Parola – dalle colonne dei giornali, dalle pagine critiche, dalle traduzioni latine e veterotestamentarie, dai versi poetici – il compito di incidere la superficie e scavare nel profondo. La Parola affilata ispeziona il corpo di un’umanità malata e decrepita che ha rinunciato da un lato al sacro, dall’altro alla compassione, a favore di una sfrenata corsa al progresso che non può che disumanizzare, nascondendo il Male che, dall'ombra, agisce con virulenza moltiplicata.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14247/6195