Analisi che, pur mantenendo costante lo sguardo verso tutta l’intera produzione di Elena Ferrante, si rivolge al ciclo de L’amica geniale con l’intento di mettere a fuoco il tema della maternità, quest’ultima intesa lungo tre diverse direttrici: una prima, interessata alle modalità attraverso cui vengono tracciati i margini fisici e caratteriali dei personaggi investiti di un grado materno; una seconda, orientata a istituire una possibile filiazione con alcune autrici italiane e straniere; e una terza, intimamente connessa all’idea di partorire dei testi a cui i lettori non potranno attribuire un volto di madre.
Sguardi obliqui. Il topos della maternità nella narrativa di Elena Ferrante
Favaro, Martina
2018/2019
Abstract
Analisi che, pur mantenendo costante lo sguardo verso tutta l’intera produzione di Elena Ferrante, si rivolge al ciclo de L’amica geniale con l’intento di mettere a fuoco il tema della maternità, quest’ultima intesa lungo tre diverse direttrici: una prima, interessata alle modalità attraverso cui vengono tracciati i margini fisici e caratteriali dei personaggi investiti di un grado materno; una seconda, orientata a istituire una possibile filiazione con alcune autrici italiane e straniere; e una terza, intimamente connessa all’idea di partorire dei testi a cui i lettori non potranno attribuire un volto di madre.File in questo prodotto:
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https://hdl.handle.net/20.500.14247/6067