Questo studio è volto a dimostrare come l’influenza della calligrafia estremo orientale sulla pittura occidentale abbia portato alla nascita della pittura informale e dell’astrattismo americano. Dagli anni trenta del ‘900 numerosi artisti, grazie allo studio della filosofia, della cultura e dell’arte cinese e giapponese, trovarono, per esprimere i loro sentimenti, nuovi sentieri e nuovi metodi artistici mai indagati prima. La calligrafia estremo orientale permise così, in occidente, di attuare la più grande rivoluzione artistica degli ultimi cento anni e la sua pratica, per diversi artisti, fu l’unico modo per esprimere, in maniera consapevole e dirompente, l’orrore, il disgusto e le atrocità della seconda guerra mondiale; nella storia dell’arte occidentale, nessun pittore o scultore aveva infatti mai sentito una così violenta e improvvisa esigenza di troncare i rapporti con la realtà che lo circondava, di chiudere gli occhi e di isolarsi per non vedere l’imminente e definitiva distruzione dei valori della cultura e della società. Questa nuova concezione estetica, per la prima volta nella storia dell’arte, ruppe in maniera irreversibile i legami e le influenze con la precedente tradizione pittorica occidentale.

L'influsso della calligrafia giapponese e cinese sulla pittura informale

Gamberi, Giovanni
2022/2023

Abstract

Questo studio è volto a dimostrare come l’influenza della calligrafia estremo orientale sulla pittura occidentale abbia portato alla nascita della pittura informale e dell’astrattismo americano. Dagli anni trenta del ‘900 numerosi artisti, grazie allo studio della filosofia, della cultura e dell’arte cinese e giapponese, trovarono, per esprimere i loro sentimenti, nuovi sentieri e nuovi metodi artistici mai indagati prima. La calligrafia estremo orientale permise così, in occidente, di attuare la più grande rivoluzione artistica degli ultimi cento anni e la sua pratica, per diversi artisti, fu l’unico modo per esprimere, in maniera consapevole e dirompente, l’orrore, il disgusto e le atrocità della seconda guerra mondiale; nella storia dell’arte occidentale, nessun pittore o scultore aveva infatti mai sentito una così violenta e improvvisa esigenza di troncare i rapporti con la realtà che lo circondava, di chiudere gli occhi e di isolarsi per non vedere l’imminente e definitiva distruzione dei valori della cultura e della società. Questa nuova concezione estetica, per la prima volta nella storia dell’arte, ruppe in maniera irreversibile i legami e le influenze con la precedente tradizione pittorica occidentale.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14247/6061