Il mio lavoro di tesi magistrale si propone di indagare un titolo meno conosciuto e per certi versi unico della produzione di Eduardo De Filippo: Il figlio di Pulcinella (1958). L’analisi verterà sulla genesi del testo, attraverso la consultazione delle copie manoscritte; la contestualizzazione storica della drammaturgia; la documentazione della prima messa in scena avvenuta al Teatro Quirino di Roma nel 1962. Inoltre, la tesi si concentrerà sul rapporto, personale ed artistico, che intercorre tra Eduardo De Filippo e Raffaele Viviani. Quest’ultimo scrive, nel 1933, L’ombra di Pulcinella, a cui il primo, con ogni probabilità, guarda per scrivere Il figlio venticinque anni dopo. Entrambi si interrogano sulle direzione che prende il teatro napoletano in quegli anni e in particolare sull’eredità della maschera di Pulcinella. Viviani mette in scena la fine di carriera di un vecchio attore interprete delle pulcinellate; Eduardo traspone la questione su un piano meta teatrale, conferendo la parola all’essenza stessa della maschera. Nei due testi la dialettica tra vecchie e nuove forme di teatro e di visione del mondo si esprime attraverso il conflitto padre-figlio. La tesi si alimenta del dialogo fra queste due grandi personalità del teatro napoletano del Novecento e fra le loro drammaturgie. L’ambizione è quella di restituire una visione quanto più completa del lavoro di Eduardo alla fine degli anni Cinquanta, attraverso l’investigazione della sua scrittura.
Eduardo e Viviani. L'Ombra del figlio
Pansa, Carlotta
2018/2019
Abstract
Il mio lavoro di tesi magistrale si propone di indagare un titolo meno conosciuto e per certi versi unico della produzione di Eduardo De Filippo: Il figlio di Pulcinella (1958). L’analisi verterà sulla genesi del testo, attraverso la consultazione delle copie manoscritte; la contestualizzazione storica della drammaturgia; la documentazione della prima messa in scena avvenuta al Teatro Quirino di Roma nel 1962. Inoltre, la tesi si concentrerà sul rapporto, personale ed artistico, che intercorre tra Eduardo De Filippo e Raffaele Viviani. Quest’ultimo scrive, nel 1933, L’ombra di Pulcinella, a cui il primo, con ogni probabilità, guarda per scrivere Il figlio venticinque anni dopo. Entrambi si interrogano sulle direzione che prende il teatro napoletano in quegli anni e in particolare sull’eredità della maschera di Pulcinella. Viviani mette in scena la fine di carriera di un vecchio attore interprete delle pulcinellate; Eduardo traspone la questione su un piano meta teatrale, conferendo la parola all’essenza stessa della maschera. Nei due testi la dialettica tra vecchie e nuove forme di teatro e di visione del mondo si esprime attraverso il conflitto padre-figlio. La tesi si alimenta del dialogo fra queste due grandi personalità del teatro napoletano del Novecento e fra le loro drammaturgie. L’ambizione è quella di restituire una visione quanto più completa del lavoro di Eduardo alla fine degli anni Cinquanta, attraverso l’investigazione della sua scrittura.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14247/5887